Sindaca Raggi: l’“acqua pubblica”?
La ripubblicizzazione dell’acqua è il tema sul quale il “Forum italiano dei movimenti per l’acqua” interroga, con una lettera pubblica, la sindaca di Roma Virginia Raggi. Il Forum constata innanzitutto che la società Acea «ha perso la sua dimensione di azienda locale» per «assurgere al ruolo di multiutility di rilevanza internazionale con la sua trasformazione in S.p.a.»; opera «esattamente con le stesse logiche mercatiste e finanziarie proprie delle società private internazionali del settore»; «compra la gestione dell'acqua nel Centro Italia». Come la mettiamo allora «con gli impegni politici presi dalla Giunta Raggi» e, «soprattutto, con i referendum sull'acqua pubblica del 2011»? «Dopo la guerra annunciata dalla candidata Virginia Raggi al management Acea in campagna elettorale – osserva il Forum – sembra essere nata una insolita quiete con i vertici dell'azienda. Una quiete nella quale l'Ad Irace sta portando a compimento il progetto renziano: l'Acea come gestore unico in centro Italia, scavalcando le comunità locali e i sindaci stessi, come avvenuto nell'area di Latina». La sindaca «inverta la rotta», sollecita il Forum, e spieghi tra l’altro, «perché fino ad ora non ha rimosso l’attuale management e nominato i nuovi vertici di Acea e quando intende farlo»; «perché nelle more della nomina dei nuovi vertici non ha convocato l’assemblea dei soci Acea per adottare delibere di indirizzo stringente nei confronti dell’attuale management al fine di impedire le ulteriori acquisizioni appena annunciate». Insomma, «quando l’amministrazione Comunale deciderà di dare attuazione al dettato del referendum del 2011»?
Adista rende disponibile per tutti i suoi lettori l'articolo del sito che hai appena letto.
Adista è una piccola coop. di giornalisti che dal 1967 vive solo del sostegno di chi la legge e ne apprezza la libertà da ogni potere - ecclesiastico, politico o economico-finanziario - e l'autonomia informativa.
Un contributo, anche solo di un euro, può aiutare a mantenere viva questa originale e pressoché unica finestra di informazione, dialogo, democrazia, partecipazione.
Puoi pagare con paypal o carta di credito, in modo rapido e facilissimo. Basta cliccare qui!