A Roma, per festeggiare 50 anni della “nostra” storia
Tratto da: Adista Notizie n° 42 del 09/12/2017
Ed eccoci arrivati a 50 anni. A pensarci bene, sono davvero tanti per un giornale. Se poi questo giornale vive del solo sostegno dei propri abbonati, senza sponsor politici ed ecclesiastici, senza gruppi imprenditoriali e finanziari alle sue spalle, bè, se non fossimo profondamente laici dovremmo gridare al miracolo.
Infatti miracolo non è. È piuttosto impegno, perseveranza, coerenza, passione per un giornalismo militante fatto di riflessione, ricerca, volontà di dialogo. Con l’aiuto – determinante, vogliamo sottolineare – di chi ci leggeva, ci voleva bene e ci ha accompagnato in periodi e strade spesso accidentate.
Tutto questo è ancora oggi Adista, prima agenzia, oggi rivista settimanale, fondata nel 1967 nell’alveo dei nascenti rapporti tra comunisti e mondo cattolico. Nel primo decennio Adista ha vissuto intensamente l’esperienza parlamentare della Sinistra Indipendente, che dopo le elezioni politiche del 1976 aveva accolto al proprio interno un gruppo di senatori e deputati che, in quanto cristiani, erano stati eletti come indipendenti nelle liste del Pci. Qualche anno dopo Adista diventava una società cooperativa, rendendosi maggiormente autonoma dalla Sinistra Indipendente, con cui i rapporti restarono però di grande amicizia e collaborazione, per cercare di raccontare ed interpretare attraverso le sue pagine non solo il cattolicesimo politico che non si riconosceva più nella Dc, nel dogma dell’unità dei cattolici in politica, ma anche tutte quelle esperienze che, dalla base ecclesiale, rivendicavano un nuovo protagonismo dei credenti nella Chiesa e nella società, sulla scia del grande sommovimento seguito al Concilio ed al ’68. Cristiani per il socialismo, Comunità Cristiane di Base, movimenti delle donne, esperienze di frontiera, Teologia della Liberazione e teologie alternative ad ogni visione vaticanocentrica diventarono così l’oggetto dell’informazione di Adista, che si pose come punto di riferimento (anche per la quasi totale latitanza degli organi di informazione della Chiesa istituzionale almeno dagli anni ‘80 in avanti) di tutto ciò che, dal centro alle periferie, si muoveva nel solco dell’impegno di laici e credenti per una società più giusta e una Chiesa più evangelica. Se negli anni ‘70 Adista si schierò a favore del divorzio, per una legge che rendesse legale l’aborto nel nostro Paese, negli anni '80 ci fu la mobilitazione per la pace che prese avvio con il caso dei missili nucleari a Comiso e il grande impegno a favore della libertà di ricerca teologica sotto Wojtyla, con il sostegno ai preti e vescovi e teologi e religiosi e suore puniti dalla “restaurazione” inaugurata da Giovanni Paolo II e dall’allora card. Ratzinger. Fino ai giorni recenti, con l’appello per il voto al referendum abrogativo della legge 40 sulla fecondazione assistita (2005); l’appello promosso da Adista ma condiviso con decine di riviste di ispirazione cristiana a difesa della Costituzione minacciata dalla riforma dei saggi di Lorenzago (2006); il sostegno a Piergiorgio Welby; l’impegno per la causa di Eluana Englaro (con il sostegno all’appello sul fine vita promosso nel 2009 da MicroMega e sostenuto da oltre 40 tra preti, religiosi e teologi); la critica serrata alla deriva ruiniana di una Chiesa, quella italiana, sempre più integrata con il potere mondano.
Oggi Adista ha raggiunto l’importante tappa dei 50 anni. Li festeggerà a Roma, il 9 e 10 dicembre, presso il Roma Meeting Center di Largo dello Scoutismo 1 (lo trovate nella penultima pagina del numero verde allegato). Il primo giorno avrà un taglio più convegnistico, il secondo più assembleare, come è nello spirito di Adista. Parteciperanno alcuni amici e compagni di strada della testata, da Raniero La Valle (per anni senatore della Sinistra indipendente al Senato) a Marcello Vigli (storico animatore delle Comunità Cristiane di Base); da Marco Damilano (che ad Adista ha fatto una breve esperienza prima di approdare all’Espresso), a Bianca Berlinguer, che cominciò giovanissima il suo percorso giornalistico proprio ad Adista.
Per l’occasione, Adista ha appena pubblicato anche un libro (Adista 1977-2017. 50 anni alla sinistra del Padre; potete ordinarlo sul nostro sito internet; oppure telefonando in redazione allo 06/6868692, oppure scrivendo una mail ad abbonamenti@adista.it) che fa il punto sul tempo già trascorso, ricostruisce eventi e date, dà conto dei punti di vista e delle prospettive, racconta i dibattiti e le polemiche, i conflitti e le alleanze, sottolinea i momenti di svolta, fa memoria delle vittorie come delle sconfitte dal 1967 ad oggi. Nella prospettiva di ripartire per altri 50 anni, nella consapevolezza del cammino già fatto, sempre con l’obiettivo di contribuire a formare una opinione pubblica – laica e cattolica – più vigile e cosciente, perché più informata.
Se ci sarete, sarà per Adista il più bel regalo. A cui potete aggiungere il regalo di un altro anno di vita per la nostra-vostra testata che potete garantire rinnovando il vostro abbonamento. Grazie! E… arrivederci a Roma!
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