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Sequestro della nave Aquarius «mosso da orientamenti politici e da astio persecutorio»

Sequestro della nave Aquarius «mosso da orientamenti politici e da astio persecutorio»

Le accuse mosse dalla Procura di Catania contro il personale di Medici Senza Frontiere e il sequestro della nave Aquarius per illeciti nello smaltimento di rifiuti e indumenti infetti non convincono affatto l'associazionismo che opera in difesa dei diritti dei migranti.

Dopo la presa di posizione e la dichiarazione di solidarietà dell'Arci, anche il mondo evangelico si schiera in sostegno dell'organismo umanitario incriminato: «Il sequestro della nave Aquarius di Medici senza frontiere – ha accusato Paolo Naso, coordinatore del programma per rifugiati e richiedenti asilo della Fcei “Mediterranean Hope” – sembra mosso da orientamenti politici e da astio persecutorio». La Procura di Catania e il procuratore Carmelo Zuccaro, autore delle prime inchieste contro le Ong che salvano vite in mare, sono stati smentiti già una volta da fatti e accertamenti, ha aggiunto il rappresentante delle Chiese evangeliche in Italia. «La Procura di Catania continua la sua battaglia contro chi salva vite nel mar Mediterraneo. Questa volta lo fa con argomenti risibili che denotano un’intenzione tutta politica che non deve preoccupare solo chi è impegnato nel campo della solidarietà ma anche quanti vogliono difendere l’indipendenza della magistratura dal potere politico». “Mediterranean Hope”, conclude Naso, crede fermamente «nel valore umano e morale del soccorso in mare» e continua «a sostenere chi lavora in questo senso».

Sulla vicenda è intervenuto ieri anche il direttore del tg di La7, Enrico Mentana, con un inequivocabile post sul suo profilo Facebook, seguito subito da oltre 2000 commenti polemici: «Il procuratore di Catania Zuccaro - ha scritto - era partito un anno e mezzo fa con la denuncia di un complotto tra Ong e trafficanti di uomini, ai fini anche di minare l'economia italiana e non è riuscito a cavare un ragno dal buco. Ora parte con una nuova battaglia contro Medici senza Frontiere che seminerebbe malattie attraverso i rifiuti delle sue navi di migranti. Se alla fine di questo viaggio nelle accuse senza riscontro dovesse finalmente indagare su chi invece semina intolleranza e paura, rischierebbe di incriminare se stesso».

 

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