
«Vigiliare, denunciare e annunciare». La riflessione per l’Avvento del presidente di Pax Christi
ROMA-ADISTA. L’Avvento è il tempo della vigilanza e dell’attesa. E a «vigilare» invita mons. Giovanni Ricchiuti, presidente di Pax Christi e vescovo di Altamura.
«Vigilare di fronte a tanta violenza, guerra, vendita di armi…», scrive Ricchiuti in una riflessione affidata al sito internet di Pax Christi. «Penso all’Ucraina, alla Russia», prosegue Ricchiuti, «alla Palestina», «a tutto il Medio Oriente», «allo Yemen, con la responsabilità dell’Italia nella vendita delle bombe RWM di cui continuiamo a denunciare lo scandalo della produzione e della vendita all’Arabia Saudita» e ad altri Stati in guerra.
«Ma insieme a queste riflessioni piuttosto drammatiche e tragiche – prosegue il presidente di Pax Christi –, non posso non parlare del cantar vittoria del ministro dell’Interno per l’approvazione in questi giorni del Decreto Sicurezza. 396 si e 99 no. Ma cosa c’è da esultare? Si canta vittoria sulla pelle dei poveri cristi dei migranti. E non posso neanche ignorare la telefonata di solidarietà a nome delle Istituzioni da parte dello stesso Ministro, a chi ha ucciso un ladro all’interno della propria azienda, prima di ogni indagine». A preoccupare mons. Ricchiuti è in particolare «l’enorme consenso all’interno del Parlamento che ha portato all’approvazione di un Decreto che continuo a ritenere disumano e violento. Ancora una volta c’è una disumanità e una violenza verso i migranti. Penso anche alla tassazione dell’1,5% sulle rimesse che transitano via Money Tranfer, che porterà alle casse dello Stato circa 62 milioni di euro».
Come già disse il card. Bassetti, presidenti della Conferenza episcopale italiana, «“i migranti diventano il capro espiatorio di tutti i mali che ci sono in Italia.” E sulla loro pelle la Lega costruisce il proprio consenso elettorale. Si chiudono gli Sprar e si aumentano di fatto le condizioni di irregolarità, illegalità e invisibilità, consegnando i migranti come preda agli autentici mali dell’Italia che continuano ad essere la mafia, la camorra, la ‘ndrangheta, la sacra corona unita, la mafia bianca…».
«No – conclude il presidente di Pax Christi –, non è questa la strada la strada da seguire anche guardando all’Europa. E tutto questo mentre ci prepariamo a celebrare, il 10 dicembre, i 70 anni della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Il papa ci invita alla Giornata mondiale della Pace del 1 gennaio: “La buona politica è al servizio della pace”. Ma quanto sta succedendo anche in Italia non è certo una buona politica, e non è a servizio della pace. Noi non possiamo tacere sulle armi, sulle guerre, sulle responsabilità della Nato, sulla nostra vendita di armi. Ma è negazione della pace anche la violazione della dignità della persona. Vigiliamo quindi perché l’attesa del Signore, di un cielo nuovo e di una terra nuova, noi li dobbiamo anticipare, denunciando e annunciando».
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