
L’inferno sulla terra. Anzi in mare. Mons Paglia sui 49 naufraghi
ROMA-ADISTA. Ospite stamattina di "Bel Tempo si spera" su Tv2000, il presidente dell'Accademia per la vita, mons Vincenzo Paglia, commentando la vicenda dei 49 migranti ancora a bordo delle navi Sea Watch e Sea Eye e il relativo appello di ieri del Papa all’Angelus, ha detto che «l’inferno è lasciare 49 persone al freddo nel Mediterraneo. È una follia».
«Mi sento male come uomo», ha aggiunto mons. Paglia. «Papa Francesco all’Angelus ha parlato di Erode e degli abitanti di Gerusalemme che avevano paura che un bambino gli togliesse il potere. Tradotto: se per paura di perdere i voti si lasciano questi migranti in mezzo al mare, si crea la stessa identica paura. E non si può neanche dire "tutti i cittadini sono come me" perché anche gli abitanti di Gerusalemme stavano con Erode».
«Il problema – ha proseguito mons. Paglia a Tv2000 – è che quella dimensione umana di accoglienza soprattutto dei più deboli è un principio fondante dell’umanità. Se manca questo è una tragedia per tutti. E non mi si venga a dire che i migranti creano problemi. È ovvio che creano alcuni problemi».
* Foto tratta da Creatve Commons immagine originale e licenza
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