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"Abbattiamo i muri. Costruiamo una fraternità universale". Appello della Tavola della Pace

PERUGIA-ADISTA. «Abbattendo i muri, visibili e invisibili, noi vogliamo contrastare le divisioni,

l’individualismo, le disuguaglianze, le ingiustizie, la solitudine, le persecuzioni,

le violenze, le guerre, la corsa al riarmo. Vogliamo riunire la famiglia umana,

costruire la casa comune europea, l’onu dei popoli, un ordine mondiale più

giusto, solidale e democratico e una nuova società dove a tutti gli esseri umani

vengano effettivamente riconosciuti la stessa dignità e gli stessi diritti

fondamentali». È quesro il cuore dell'appello che lancia, oggi 21 gennaio, la Tavola della Pace, con la consapevolezza, come dice il comunicato che spiega l'iniziativa, che «la sfida è grande», ma «questi muri stanno distruggendo la nostra umanità, ci stanno togliendo la libertà, la pace e il sogno di una vita e di un mondo migliori». 

La costruzione del Muro di Berlino, ricorda l'appello, «segnò un’epoca molto buia e drammatica

dell’Europa e del mondo. Per lungo tempo, quel muro sembrò inamovibile. Ma

poi, sotto la pressione di milioni di persone, venne abbattuto. Nel nome della

libertà e dei diritti umani».

È «con quello stesso spirito», «vera anima di tutte le donne e gli uomini del

mondo», che  la Tavola della Pace invita «tutti ad abbattere i muri e a fare del prossimo 9

novembre 2019», giorno in cui crollò il muro di Berlino, «una grande festa della fraternità, della libertà e della pace».

Per adesioni e informazioni: Tavola della pace, via della viola 1 (06122)

Perugia - Tel. 075/5736890 – M. 335.6590356 - email adesioni@perlapace.it -

www.perlapace.it

Di seguito il testo dlel'appello.

Abbattiamo i muri - Costruiamo una fraternità universale

Il 9 novembre 1989 cadeva il Muro di Berlino. E fu una grande festa. Era la fine

della Guerra Fredda, della divisione dell’Europa e del mondo in due blocchi

contrapposti. L’inizio di una nuova storia.

Trent’anni dopo, molti altri muri minacciano i nostri diritti, i beni comuni, la

nostra voglia di libertà e di giustizia. Molti sono stati innalzati negli ultimi anni.

Altri sono ancora in costruzione nei nostri paesi, in Europa e nel mondo. Non

servono per proteggere ma per respingere, chiudere, rinchiudere, oscurare,

dividere.

Alcuni sono muri di cemento armato e filo spinato. Altri sono invisibili ma

ancora più estesi e devastanti. Sono i muri dell’indifferenza, dell’antagonismo

infinito, della competizione selvaggia, dell’ingiustizia, delle disuguaglianze,

della miseria, del pregiudizio, dell’intolleranza, dell’odio. Sono i muri mediatici

che alimentano paure, conflitti, ignoranza, individualismo e incomprensioni.

Sono muri che ci mettono gli uni contro gli altri, che lacerano la vita di persone,

famiglie, comunità, popoli e paesi. E che minacciano di distruggere la nostra

stessa Europa.

Contro tutti questi muri che ci stanno togliendo la libertà, distruggendo la

nostra umanità, la pace e il sogno di una vita e di un mondo migliori, noi

vogliamo insorgere.

Invece dei muri noi vogliamo costruire fraternità, una fraternità universale:

un modo realmente nuovo, moderno, di vedere, intendere e organizzare le

relazioni tra le persone e i popoli, i rapporti con la natura, la società, l’economia.

E' tempo di unire le nostre mani per affrontare insieme, con la nonviolenza, le

sfide aperte, prenderci cura gli uni degli altri, non lasciare nessuno indietro,

curare assieme la casa comune.

Abbattendo i muri, visibili e invisibili, noi vogliamo contrastare le divisioni,

l’individualismo, le disuguaglianze, le ingiustizie, la solitudine, le persecuzioni,

le violenze, le guerre, la corsa al riarmo. Vogliamo riunire la famiglia umana,

costruire la casa comune europea, l’onu dei popoli, un ordine mondiale più

giusto, solidale e democratico e una nuova società dove a tutti gli esseri umani

vengano effettivamente riconosciuti la stessa dignità e gli stessi diritti

fondamentali. La cittadinanza universale, plurale e inclusiva, deve prevalere

sulla cittadinanza nazionale. Siamo tanti e diversi in un mondo di risorse finite

che dobbiamo salvare e condividere: dobbiamo imparare ad agire gli uni verso

gli altri in spirito di fratellanza.

La costruzione del Muro di Berlino segnò un’epoca molto buia e drammatica

dell’Europa e del mondo. Per lungo tempo, quel muro sembrò inamovibile. Ma

poi, sotto la pressione di milioni di persone, venne abbattuto. Nel nome della

libertà e dei diritti umani.

Con quello stesso spirito, che è la vera anima di tutte le donne e gli uomini del

mondo, noi invitiamo tutti ad abbattere i muri e a fare del prossimo 9

novembre 2019 una grande festa della fraternità, della libertà e della pace.

Per adesioni e informazioni: Tavola della pace, via della viola 1 (06122)

Perugia - Tel. 075/5736890 – M. 335.6590356 - email adesioni@perlapace.it -

www.perlapace.it

 

*Foto tratta da Pixabay License immagine originale e licenza

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