
Vescovi “radicali”: mons. Orofino a sostegno di Radio Radicale
TURSI (PZ)-ADISTA. Il vescovo di Tursi-Lagonegro, mons. Vincenzo Orofino, è preoccupato per la possibile chiusura di Radio Radicale (a causa dei tagli all’editoria voluti dal governo di Lega e Movimento 5 stelle) e sostiene l’iniziativa nonviolenta del segretario dei Radicali lucani, Maurizio Bolognetti, in sciopero della fame dallo scorso 28 febbraio per la vita della storica emittente radiofonica
«Carissimo Maurizio – scrive Orofino a Bolognetti – la tua lotta in difesa di Radio Radicale è un gesto umanamente coraggioso (ma non esagerare!) e culturalmente esemplare, poiché in questi tempi socialmente difficili e incerti sono veramente pochi coloro i quali sono disposti a mettersi in gioco per difendere spazi di libertà in funzione del bene di tutti. Il mio mondo ideale, pur distante dal tuo e da quello di Radio Radicale – prosegue il vescovo di Tursi – mi porta a condividere con te la preoccupazione per la paventata chiusura di uno storico strumento di confronto e di libera circolazione di idee e di proposte. Oggi più che mai c’è bisogno del dialogo costruttivo per vincere la tentazione dell’uniformità omologante e dell’individualismo narcisista. Grazie per la tua “inquietudine”!».
«Credo, caro don Vincenzo, che siano più le cose che ci uniscono che non quelle che ci dividono, nella misura in cui entrambi abbiamo fame di verità, di giustizia, di diritto e di diritti umani», risponde Bolognetti ad Orofino. «Entrambi crediamo che il potere sia un mezzo e non un fine e che siano i mezzi a prefigurare i fini. Per parte mia posso solo dirti che miei libri preferiti c’è il Vangelo e tra le citazioni che amo: “Guide cieche che filtrate il moscerino e ingoiate il cammello”. Uniti, caro Don Vincenzo, e in opposizione a coloro che ingoiano il cammello dei diritti, della legge, della Costituzione, della Giustizia. Uniti di certo da quanto papa Francesco ha affermato in questi anni su temi importanti quali l’ambiente, le carceri, la giustizia, la giustizia sociale». Conclude Bolognetti: «Don Luigi Sturzo diceva: “Non c’è libertà dove c’è menzogna; perché la libertà è figlia della verità”. A migliaia di km di distanza, distanza solo fisica, Gandhi “rispondeva” con Satyagraha, che nella sua traduzione letterale sta a significare insistenza per la verità Grazie di cuore. Grazie per la forza che mi hai trasferito. Le tue parole sono cibo per l’anima».
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