
Rosario brandito come amuleto, sceneggiata leghista a Milano. I cattolici democratici rigettano le strumentalizzazioni
Quando ho visto il ministro dell’interno Salvini sul palco di piazza Duomo a Milano brandire il rosario e invocare la Madonna in un comizio della Lega e dei partiti razzisti europei ho pensato che non potevo, non dovevo stare in silenzio.
Dapprima ho pensato a una scadente sceneggiata, poi ho razionalizzato il gesto, le grida, i fischi a Papa Francesco, c’era qualcosa di più in quella piazza che doveva essere di 100.000 e invece era molto più vuota: il gesto e le invocazioni sono blasfeme.
Come cattolico, come democratico sono sdegnato.
La grande scuola cattolico-democratica di Giuseppe Dossetti, Aldo Moro, Benigno Zaccagnini, Tina Anselmi, Romano Prodi, ci ha insegnato a “ essere fedeli al proprio Dio e fedeli al proprio re “ come ha testimoniato San Tommaso Moro, senza fratture tra politica e morale. Mai nella nostra esperienza abbiamo strumentalizzato la fede a fini politico elettorali. I cattolici impegnati in politica sanno usare il discernimento tra religione e politica.
«Non nominare il nome di Dio invano» è il secondo comandamento del Decalogo consegnato sul Sinai a Mosè, ora Matteo Salvini sul palco di Milano, attorniato da politici razzisti di altri paesi europei, strumentalizza la religione cattolica.
Uniamo le nostre voci al segretario di Stato vaticano card. Parolin, alla rivista Civiltà Cattolica, al giornale Avvenire, al settimanale Famiglia cristiana nel rigettare le strumentalizzazioni di Salvini.
Anche dalla nostra città, Arezzo, si levi il segno di uno sdegno: sì al confronto politico, no al rosario profanato come amuleto.
La Chiesa è accoglienza, in queste ultime settimane Papa Bergoglio ha incontrato i Sinti e i Rom di Casalbruciato, il card. elemosiniere della Santa Sede Konrad Krajewski ha riattivato la luce per bambini e vecchi in un caseggiato occupato di Roma, la Conferenza Episcopale del card. Bassetti ha sottolineato come «il problema del nostro Paese non sono gli immigrati ma il lavoro che manca …», esempi e testimonianze di solidarietà e coesione.
Dallo spadone di Pontida al rosario brandito come amuleto la Lega semina odio, rancore, divisione!
Salvini può rimanere ministro degli interni degli italiani?
*Foto di pubblicao dominio, immagine originale e licenza
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