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La Chiesa europea chiede agli Stati che vietino i droni armati

La Chiesa europea chiede agli Stati che vietino i droni armati

La Commissione delle Conferenze episcopali dell’Unione Europea (Comece) ha pubblicato il 1.mo luglio un contributo al dibattito in corso sullo sviluppo e l'uso di tecnologie armate sempre più sofisticate. Questa riflessione (12 pagine in lingua inglese), intitolata Tecnologia per la pace, fornisce raccomandazioni all'UE e ai suoi Stati membri sull'uso (abusivo, secondo la Commissione) della forza attraverso sistemi armati senza equipaggio, i cosiddetti droni, parola inglese che in italiano vuol dire ronzio.

Prodotto da un gruppo di lavoro ad hoc di Comece guidato dal prof. Dominique Lambert, la riflessione è pubblicata in un momento in cui l'UE sta lanciando iniziative per rafforzare la cooperazione operativa e industriale tra gli Stati membri in risposta alle legittime preoccupazioni dei cittadini europei in materia di sicurezza.

«Dal punto di vista della Chiesa cattolica, gli obiettivi strategici delle politiche europee di sicurezza e difesa dovrebbero essere orientati verso la sicurezza delle perosne e la pace durature e sostenibili», si legge nel comunicato stampa che introduce Tecnoloiga per la pace.

A tale riguardo, questo contributo sottolinea che “le tecnologie dovrebbero essere al servizio della sicurezza di individui, famiglie e comunità”. Le priorità delle rispettive iniziative dell'UE, compreso il sostegno finanziario per lo sviluppo di tecnologie militari innovative, dovrebbero essere guidate e valutate facendo riferimento a questi criteri incentrati sulle persone».

La riflessione descrive «alcuni rischi securitari, giuridici ed etici relativi ai sistemi d’arma, come le armi telecomandate o le armi automatiche e autonome».

Per rispondere efficacemente a queste sfide, la riflessione della Comece – sintetizza il comunicato – raccomanda in particolare che le politiche relative alla ricerca, allo sviluppo, alla proliferazione, all'esportazione e all'uso dei sistemi armati senza equipaggio:

• rispettino pienamente le regole della legge internazionale sui diritti umani e il diritto umanitario;

• tendano all'armonizzazione globale degli standard legali, di sicurezza e etici;

• garantiscano la trasparenza del software di intelligenza artificiale utilizzato in questi sistemi;

• esprimano un chiaro divieto di sistemi armati completamente autonomi senza alcun vero controllo umano».

*Northrop Grumman X-47B UCAS, drone da combattimento. Foto di gpjt, tratta da Wikimedia Commons, immagine originale e licenza

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