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Mons. Ricchiuti (Pax Christi): sui migranti non si può più tacere

Mons. Ricchiuti (Pax Christi): sui migranti non si può più tacere

ROMA-ADISTA. «Non posso tacere la mia indignazione davanti a tanta crudeltà, strumentalizzazione e indifferenza di fronte alla morte».

Così si esprime il vescovo Giovanni Ricchiuti, Presidente nazionale di Pax Christi.

«Come non ricordare le parole di papa Francesco, a Lampedusa, l’8 luglio 2013: ‘Chi di noi ha pianto per questo fatto e per fatti come questo? Chi ha pianto per la morte di questi fratelli e sorelle?’.”

Anche l’assassinio del giovane carabiniere Mario Cerciello Rega, a Roma, è diventato motivo di strumentalizzazione, di polemica disumana. Alcuni autorevoli esponenti politici hanno contribuito a creare ancora una volta, con dichiarazioni irresponsabili, un clima di odio che si sta diffondendo nel nostro paese. Quasi che fosse più importante la nazionalità dell’assassino rispetto al dolore per la vittima!

E per le 150 persone morte in mare non ci resta che una fredda contabilità! Rischiamo di abituarci. Io non posso accettare questo, e come Vescovo presidente di Pax Christi, esprimo tutto il mio sconcerto insieme al dolore per le vittime innocenti.

E anche per chi è stato salvato, come i 135 migranti che sulla nave “Gregoretti” della nostra Guardia costiera attendono, ormai da qualche giorno, di conoscere quando e dove saranno sbarcati, assistiti e accolti. Siamo alla follia!»

«Mi chiedo – continua mons. Ricchiuti – se esista ancora, a sentire le ormai trite e ritrite dichiarazioni dell’imperturbabile Ministro dell’Interno, il rispetto per le regole fondamentali del mare? E, ancora più grave, dov’è il rispetto per la vita?

In questi giorni si discute del decreto sicurezza bis, con inasprimento delle pene per chi salva vite in mare. Nei giorni scorsi ho espresso la mia vicinanza e solidarietà a p. Alex Zanotelli e altri religiosi che, davanti a Montecitorio, chiedevano di non approvare questo decreto.

Mi appello, come già altre associazioni hanno fatto, alla coscienza dei Senatori perché non approvino questo decreto sicurezza bis. Voglio ancora sperare, semplicemente, in un sussulto di umanità!

Come Pax Christi – prosegue mons. Ricchiuti – diciamo dei NO fermi, senza se e senza ma.

Ma vogliamo rispondere a questo clima di odio, di strisciante razzismo e di indifferenza con proposte e iniziative che alimentino impegno e speranza: invito tutti a partecipare alla Giornata nazionale di memoria delle vittime delle migrazioni, sabato 28 settembre, a Venegono-Varese».

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