Nessun articolo nel carrello

Iran: la gravissima deforestazione

Iran: la gravissima deforestazione

In Iran, dal 1900 al 2015, il volume complessivo del patrimonio boschivo è diminuito passando da 19 milioni di acri a 10,7. In un secolo è andata persa quasi la metà delle foreste e delle aree verdi presenti sul territorio della  Repubblica islamica. «Con l’attuale ritmo di deforestazione - sottolinea Esmail Kahrom, consulente del Dipartimento iraniano dell’ambiente - l’Iran non avrà più foreste entro i prossimi 75, 100 anni». La notizia, che definire allarmante è troppo poco, è diffusa da AsiaNews (7/9), che riporta anche il parere di Zahed Shakeri, docente all’università del Kurdistan, secondo il quale la questione si fa ancora più preoccupante se si confronta la proporzione delle foreste, con il totale del territorio. «Dato che l’Iran - avverte - è situato in una zona arida, le foreste e le altre tipologie di vegetazione hanno un ruolo preminente sotto diversi aspetti». Oggi, molte foreste si trovano ai limiti delle città e «si trasformano in aree residenziali, commerciali o industriali».

Spiega l’agenzia che dietro la deforestazione «vi sono una serie di fattori, alcuni dei quali legati alla ricerca di uno sviluppo economico interno e altri che provengono dall’esterno». Né più né meno che in Amazzonia, fra le cause si segnalano «il disboscamento illegale, lo sfruttamento eccessivo dei terreni, l’urbanizzazione e i roghi innescati dai cambiamenti climatici». «A questi si aggiungono – scrive AsiaNews – gli effetti delle sanzioni economiche imposte da Stati Uniti ed Europa», ma ha contribuito alla devastazione forestale, soprattutto nel settore dei monti Zagros, anche «la guerra degli anni 80 fra Iran e Iraq», mentre sulle foreste del Caspio il turismo di massa ha avuto effetti distruttivi. Ma fra i «fattori di criticità vi sono anche alcune dighe dal pesante impatto ambientale e dagli scarsi benefici, le modifiche del sistema idrogeologico, le miniere, le autostrade e altri progetti invasivi. Progetti dietro ai quali vi è scarsa attenzione alle conseguenze sulla natura e macchiate, in molti casi, da corruttela e malaffare che finiscono per rendere ancora più dannose le opere».

Come l’opinione pubblica, informa ancora l’agenzia, anche la classe dirigente comincia ad essere seriamente allarmata. Dai parlamentari indipendenti alla fazione conservatrice e radicale islamica, vicina alla leadership religiosa, vi è uno schieramento bipartisan che chiede maggiore attenzione e cura, oltre a misure efficaci per arginare la crisi.

*Foresta nella provincia di Mazandaran, Iran. Foto di Ninara, tratta da Flickr, immagine originale e licenza

Adista rende disponibile per tutti i suoi lettori l'articolo del sito che hai appena letto.

Adista è una piccola coop. di giornalisti che dal 1967 vive solo del sostegno di chi la legge e ne apprezza la libertà da ogni potere - ecclesiastico, politico o economico-finanziario - e l'autonomia informativa.
Un contributo, anche solo di un euro, può aiutare a mantenere viva questa originale e pressoché unica finestra di informazione, dialogo, democrazia, partecipazione.
Puoi pagare con paypal o carta di credito, in modo rapido e facilissimo. Basta cliccare qui!

Condividi questo articolo:
  • Chi Siamo

    Adista è un settimanale di informazione indipendente su mondo cattolico e realtà religioso. Ogni settimana pubblica due fascicoli: uno di notizie ed un secondo di documentazione che si alterna ad uno di approfondimento e di riflessione. All'offerta cartacea è affiancato un servizio di informazione quotidiana con il sito Adista.it.

    leggi tutto...

  • Contattaci

  • Seguici

  • Sito conforme a WCAG 2.0 livello A

    Level A conformance,
			     W3C WAI Web Content Accessibility Guidelines 2.0

50 anni e oltre

Adista è... ancora più Adista!

A partire dal 2018 Adista ha implementato la sua informazione online. Da allora, ogni giorno sul nostro sito vengono infatti pubblicate nuove notizie e adista.it è ormai diventato a tutti gli effetti un giornale online con tanti contenuti in più oltre alle notizie, ai documenti, agli approfondimenti presenti nelle edizioni cartacee.

Tutto questo... gratis e totalmente disponibile sia per i lettori della rivista che per i visitatori del sito.