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Con Adista si cresce!

Con Adista si cresce!

La crisi dell’editoria ed il taglio drastico del sostegno pubblico alle testate giornalistiche, la chiusura di diverse testate anche di informazione religiosa non lasciavano – dobbiamo ammetterlo – molta speranza nemmeno a noi, che ad Adista lavoriamo da decenni. Poi la fortuna, qualche capacità gestionale (alle crisi un po’ di abitudine l’abbiamo fatta), tanti nervi saldi, il consistente sacrificio di tutti noi soci-lavoratori della cooperativa, insieme all'enorme affetto e sostegno da parte dei lettori ci ha condotto fino a qui, alle soglie del 2020,ancora discretamente vivi e battaglieri.

“Meglio tirare a campare che tirare le cuoia”, diceva Andreotti. Ma poiché noi non solo non abbiamo fretta di morire, ma soprattutto da oltre 50 anni ci siamo prefissi l’obiettivo di non morire democristiani, la scelta che vogliamo fare è quella di rilanciare e accrescere la nostra informazione. E il bacino dei nostri lettori.

L’“affamata lettrice” della foto (si chiama Emma, ed è figlia di nostri affezionati lettori) testimonia questo desiderio di rinnovamento, nella fedeltà a ciò che siamo sempre stati. Passano le generazioni, mutano i tempi, ma la memoria critica e l’ansia di cambiare lo stato di cose presenti nel segno della giustizia e della solidarietà, del Vangelo e della Costituzione continua ad animarci. Voi che ci leggete, noi che su Adista scriviamo.

Adista deve continuare ad essere preziosa in questo percorso di liberazione individuale e collettiva; e può esserlo sia per chi lotta da una vita che per coloro che si affacciano oggi alle complesse dinamiche e contraddizioni che attraversano il mondo contemporaneo, nella Chiesa come nella società.

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