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Prima messa dopo 30 anni per Eugenio Melandri

Prima messa dopo 30 anni per Eugenio Melandri

Il 20 ottobre, nella coincidenza della giornata missionaria mondiale, Eugenio Melandri, prete, giò missionario saveriano e direttore di Missione Oggi, da decenni impegnato sui temi della pace e della giustizia sociale, torna a celebrare per la prima volta l'Eucarestia dopo circa 30 anni Ne dà lui stesso l'annuncio sulla sua pagina facebook..

L'appuntamento è alle ore 16.45 presso la casa dei missionari saveriani a san Pietro in Vincoli, davanti alla grotta della Madonna di Lourdes. Dopo un omaggio floreale ala Madonna, ala cui protezione Melandri intende affidare il mio ministero, partirà la processione verso la cappella dove verrà celebrata l'Eucarestia.

Dal 12 settembre scorso Eugenio Melandri è stato incardinato nella diocesi di Bologna, per decisione di mons. Matteo Zuppi, arcivescovo della città, dopo che la Congregazione per il Clero, presieduta dal cardinale Beniamino Stella, aveva annullato la sanzione canonica della sospensione a divinis, che gli era stata comminata a seguito della sua scelta di candidarsi alle elezioni europee del 1989.

Estromesso dalla rivista che dirigeva, emarginato dalla sua congregazione a causa del suo impegno, Melandri quell'anno accettò la candidatura per le liste di Democrazia Proletaria. Venne eletto deputato e sospeso dal ministero sacerdotale. L’accusa, quella di aver violato il canone 285 del Diritto Canonico che vieta ai chierici «di assumere uffici pubblici che comportano una partecipazione all' esercizio del potere civile». A Melandri fu impedito di amministrare i sacramenti e di portare l'abito ecclesiastico. In realtà, il procedimento canonico nei suoi confronti era partito prima dell’elezione, ossia all’atto della candidatura, nel maggio di quell’anno; e non dopo. Alla sospensione a divinis si aggiungeva poi la privazione della voce attiva e passiva all'interno dell'Istituto saveriano, per non aver obbedito al suo superiore generale, che – su pressione del Vaticano – gli aveva appunto vietato di candidarsi.

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