Nessun articolo nel carrello

"Ero Straniero" oggi alla Camera per una proposta su integrazione e bilanci pubblici

La Sala stampa di Palazzo Montecitorio (via della Missione, 4) ospita oggi un interessante incontro promosso dalla campagna “Ero straniero-L'umanità che fa bene”, promossa da Radicali Italiani, Fondazione Casa della carità “Angelo Abriani”, Acli, Arci, Asgi, Centro Astalli, Cnca, A Buon Diritto, Cild, Oxfam Italia, ActionAid Italia, Legambiente Onlus, Agenzia Scalabriniana per la Cooperazione allo Sviluppo (Ascs), Aoi, Federazione Chiese Evangeliche in Italia (Fcei), con il sostegno di numerosi sindaci e decine di organizzazioni. Il 27 ottobre 2017 i promotori della campagna depositavano alla Camera 90mila firme per una proposta di legge di iniziativa popolare – dal titolo “Nuove norme per la promozione del regolare permesso di soggiorno e dell’inclusione sociale e lavorativa di cittadini stranieri non comunitari” – che intende puntare sulla buona integrazione e sull'occupazione dei migranti, con l'obiettivo di superare la Legge Bossi-Fini e, con essa, le tante “occasioni” che il nostro Paese offre ai cittadini stranieri per scivolare nell'irregolarità (v. Adista).

Dopo due anni, la campagna “Ero straniero” lancia oggi la proposta “Operazione legalità”, perché la legalità fa bene all’integrazione ma anche ai bilanci pubblici. «Un contributo concreto alla legge di bilancio – chiariscono gli organizzatori – può arrivare da un provvedimento in materia di immigrazione», sottolineano infatti i promotori della Campagna che, durante la presentazione odierna a Montecitorio, entreranno nel vivo della discussione sulla manovra economica, «con una proposta rivolta al governo e al Parlamento, una “operazione legalità” che comporterebbe benefici evidenti in termini di entrate per lo Stato, contrasto all’evasione e sicurezza nei territori».

Il punto di partenza è proprio da quel disegno di legge di iniziativa popolare, in discussione da aprile scorso presso la Commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati, che ha come relatore il radicale Riccardo Magi. Il testo in esame, spiegano i promotori di “Ero straniero”, «si compone di 8 articoli che prevedono: l’introduzione di un permesso di soggiorno temporaneo per la ricerca di occupazione e attività di intermediazione tra datori di lavoro italiani e lavoratori stranieri non comunitari; la reintroduzione del sistema dello sponsor; la regolarizzazione su base individuale degli stranieri “radicati”; l’effettiva partecipazione alla vita democratica col voto amministrativo e l’abolizione del reato di clandestinità».

Adista rende disponibile per tutti i suoi lettori l'articolo del sito che hai appena letto.

Adista è una piccola coop. di giornalisti che dal 1967 vive solo del sostegno di chi la legge e ne apprezza la libertà da ogni potere - ecclesiastico, politico o economico-finanziario - e l'autonomia informativa.
Un contributo, anche solo di un euro, può aiutare a mantenere viva questa originale e pressoché unica finestra di informazione, dialogo, democrazia, partecipazione.
Puoi pagare con paypal o carta di credito, in modo rapido e facilissimo. Basta cliccare qui!

Condividi questo articolo:
  • Chi Siamo

    Adista è un settimanale di informazione indipendente su mondo cattolico e realtà religioso. Ogni settimana pubblica due fascicoli: uno di notizie ed un secondo di documentazione che si alterna ad uno di approfondimento e di riflessione. All'offerta cartacea è affiancato un servizio di informazione quotidiana con il sito Adista.it.

    leggi tutto...

  • Contattaci

  • Seguici

  • Sito conforme a WCAG 2.0 livello A

    Level A conformance,
			     W3C WAI Web Content Accessibility Guidelines 2.0

Sostieni la libertà di stampa, sostieni Adista!

In questo mondo segnato da crisi, guerre e ingiustizie, c’è sempre più bisogno di un’informazione libera, affidabile e indipendente. Soprattutto nel panorama mediatico italiano, per lo più compiacente con i poteri civili ed ecclesiastici, tanto che il nostro Paese è scivolato quest’anno al 46° posto (ultimo in Europa Occidentale) della classifica di Reporter Senza Frontiere sulla libertà di stampa.