Nessun articolo nel carrello

Sospetto orco del Provolo latitante a Verona. Ma la giudice non concede l'estradizione. Finora

Sospetto orco del Provolo latitante a Verona. Ma la giudice non concede l'estradizione. Finora

Sono stati condannati, in Argentina, rispettivamente a 42 e 45 anni di carcere i due preti, Nicola Corradi e José Corbacho, accusati del reiterato reato di pedofilia commesso – tra il 2005 e il 2016 – su minori sordomuti o ipoacustici nell’istituto Provolo, nelle due sedi, La Plata e Mendoza (v. Adista n. 42/19). Terribili le tstimonianze delle vittime che si possono vedere su youtube (link a una di queste, in spagnolo). 

La sede principale dell’Istituto Provolo è però a Verona e proprio da qui Corradi venne allontanato e spedito nella sede di Mendoza, perché a Verona Corradi commise abusi sessuali tra il 1955 e il 1984 (come anche altri 24 religiosi). Dunque fu spostato dall’altra parte dell’emisfero ma mai denunciato dalla Chiesa e in Italia mai perseguito, fino a far cadere in prescrizone i suoi delitti.

A far esplodere il caso del Provolo di Verona fu l’Espresso. Il settimanale non ha mai abbassato la guardia e con l’occasione della condanna nel Paese latinoamerico rammenta che «all'arresto è invece sfuggito un altro religioso veronese, Eliseo Pirmati, accusato di violenza sessuale aggravata, atti osceni e corruzione di minorenni in un procedimento collegato», a La Plata. Don Eliseo è stato inviato dai superiori veronesi del Provolo nella sede argentina nel 1974. Ora vive a Verona, dove è tornato improvvisamente nel dicembre del 2017, mentre in Argentina dilagava l’inchiesta giudiziaria sugli abusi ai danni dei bambini sordi.

«Nel giugno scorso – aggiunge il settimanale – Pirmati è stato filmato dall'Espresso (12/6/19) mentre andava a messa e poi rientrava nella sede centrale del Provolo a Verona, dove ha un alloggio. Sull'inchiesta argentina, ha detto solo: “Non so niente”». I giudici argentini hanno allora presentato alle autorità italiane «una formale richiesta di estradizione, trasmessa l’8 ottobre scorso ai magistrati di Venezia. Qui, dieci giorni dopo, la Procura generale ha rigettato la domanda argentina, come risulta dal provvedimento, datato 18 ottobre 2019, di cui l'Espresso ha ottenuto copia».

«Un no – aggiunge il settimanale - mitigato da una richiesta di “informazioni supplementari”, che in futuro potrebbe portare a una decisione diversa, almeno in teoria. Nell'atto di rigetto, il sostituto procuratore generale Maristella Cerato scrive che “la documentazione pervenuta risulta carente di alcuni elementi essenziali”, previsti dalla Convenzione di estradizione tra Italia e Argentina siglata nel 1992. I dati mancanti o incompleti riguardano l'esatta identificazione del ricercato, la precisa qualificazione giuridica delle accuse, la data di emissione degli atti giudiziari trasmessi in Italia e l'epoca di commissione dei reati, che è fondamentale per calcolare la prescrizione: il termine di scadenza dei reati, che in base alla legge italiana (ora modificata) potrebbe garantire l'impunità per le accuse più remote, anche in caso di accertata colpevolezza».

*Foto tratta da Creative Commons Zero, immagine originale e licenza

Adista rende disponibile per tutti i suoi lettori l'articolo del sito che hai appena letto.

Adista è una piccola coop. di giornalisti che dal 1967 vive solo del sostegno di chi la legge e ne apprezza la libertà da ogni potere - ecclesiastico, politico o economico-finanziario - e l'autonomia informativa.
Un contributo, anche solo di un euro, può aiutare a mantenere viva questa originale e pressoché unica finestra di informazione, dialogo, democrazia, partecipazione.
Puoi pagare con paypal o carta di credito, in modo rapido e facilissimo. Basta cliccare qui!

Condividi questo articolo:
  • Chi Siamo

    Adista è un settimanale di informazione indipendente su mondo cattolico e realtà religioso. Ogni settimana pubblica due fascicoli: uno di notizie ed un secondo di documentazione che si alterna ad uno di approfondimento e di riflessione. All'offerta cartacea è affiancato un servizio di informazione quotidiana con il sito Adista.it.

    leggi tutto...

  • Contattaci

  • Seguici

  • Sito conforme a WCAG 2.0 livello A

    Level A conformance,
			     W3C WAI Web Content Accessibility Guidelines 2.0

50 anni e oltre

Adista è... ancora più Adista!

A partire dal 2018 Adista ha implementato la sua informazione online. Da allora, ogni giorno sul nostro sito vengono infatti pubblicate nuove notizie e adista.it è ormai diventato a tutti gli effetti un giornale online con tanti contenuti in più oltre alle notizie, ai documenti, agli approfondimenti presenti nelle edizioni cartacee.

Tutto questo... gratis e totalmente disponibile sia per i lettori della rivista che per i visitatori del sito.