Giornata del Migrante: la Comunità di Sant’Egidio rilancia i corridoi umanitari
Il 18 dicembre si celebra la Giornata Internazionale del Migrante, istituita dalle Nazioni Unite nel 2000, per commemorare l’adozione da parte dell’Assemblea Generale dell’Onu, il 18 dicembre 1990, della “Convenzione Internazionale sulla Protezione dei Diritti dei Lavoratori Migranti e dei Membri delle Loro Famiglie” (qui il testo della Convenzione in inglese).
In un comunicato stampa diffuso alla vigilia della Giornata del Migrante, la Comunità di Sant'Egidio rilancia «la buona pratica dei corridoi umanitari», forte della pluriennale e virtuosa esperienza dei progetti realizzati, non solo in Italia, con le Chiese evangeliche e con quella cattolica, finanziati totalmente dai fondi 8 per mille delle due comunità di fede. «Per affrontare adeguatamente il complesso fenomeno dell’immigrazione e contrastare i trafficanti di uomini – si legge ancora nel comunicato – la Comunità di Sant'Egidio rinnova l'appello all'Europa a riaprire le vie legali di ingresso regolare».
La Comunità di Sant’Egidio – che ha partecipato al Global Refugee Forum (Ginevra, 16-18 dicembre) – chiede inoltre «forme di sponsorship» e di «facilitare i ricongiungimenti familiari, anche con quote di ingresso per motivi di lavoro. Insieme all’allargamento dell’esperienza positiva di accoglienza e integrazione già avviata con i corridoi umanitari da Sant'Egidio, con diversi partner, in Italia, Francia, Belgio e Andorra per oltre 3000 persone».
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