
La “Mare Jonio” salva 43 migranti alla deriva nel Mediterraneo
ROMA-ADISTA. Questa mattina alle 6.20 la nave “Mare Jonio” della ong Mediterranea Saving Humans ha completato il soccorso in mare di 43 persone, tra cui due donne e diciassette minori non accompagnati. Le persone salvate, provenienti da diversi paesi africani e asiatici, si trovavano a bordo di un'imbarcazione di vetroresina alla deriva a circa 40 miglia a Nord di Zuara, in acque internazionali ma in zona SAR libica, quindi a rischio di intercettazione e cattura da parte delle milizie libiche. Il natante, che stava già imbarcando acqua ed era pertanto a serio rischio di affondamento, è stato individuato grazie al radar di bordo della Mare Jonio.
«Le 43 persone sono adesso al sicuro a bordo della nave di Mediterranea e risultano in discrete condizioni di salute, nonostante disidratazione, insolazioni, spasmi muscolari dovuti al lungo periodo di navigazione. Alcuni tra loro riportano anche ustioni da acqua salata e benzina – spiegano dalla “Mare Jonio” –. Tutte le operazioni di soccorso e accoglienza sono state condotte dal nostro personale indossando dispositivi di protezione antivirali, antibatteriologici e di biocontenimento nel rigoroso rispetto del Protocollo di sicurezza COVID-19 adottato a bordo. I naufraghi sono stati immediatamente sottoposti a triage da parte del nostro personale medico-sanitario. Le Autorità marittime italiane sono state tenute costantemente aggiornate durante e dopo le principali fasi del soccorso. Dopo aver testimoniato nell'ultima settimana, impotenti e da vicino, almeno tre casi di respingimento, operati dalla cosiddetta Guardia costiera libica, di persone in fuga verso l'inferno dei campi di prigionia, delle torture e degli abusi che là si praticano, Mediterranea è oggi felice di dare il benvenuto a bordo sane e salve a 43 persone che siamo riusciti a strappare alla morte in mare e alla ferocia della guerra».
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