
Il rogo di Moria e quel «buio fitto di umanità che ci rende ciechi di fronte ai nostri simili»
Sul rogo nel campo di Moria è intervenuto oggi anche Tonio Dell'Olio (presidente della Pro Civitate Christiana di Assisi) nella sua rubrica quotidiana "Mosaico dei giorni", che pubblica sul periodico promosso da Pax Christi, Mosaico di pace.
«Il fuoco di Lesbo brucia la vita e consuma le speranze di bambini, uomini e donne che non cercano fortuna ma solo occhi che rintraccino la dignità che è in loro. Il fuoco di Lesbo è una lanterna che si alza nella tenebra che ci abita. Buio fitto di umanità che ci rende ciechi di fronte ai nostri simili. Che incendi ogni odio e ogni disprezzo, ogni incomprensibile rifiuto, ogni porta sbattuta in faccia alla vita che chiede vita. La verità è che quelle fiamme non sono tanto lontane da ignorarne il bagliore ma nemmeno troppo vicine da farci paura. Sono sufficienti per lanciare segnali e messaggi nella notte. Non ci resta che imparare a leggere. Ci serve una nuova grammatica che ci insegni a leggere il dolore e a scrivere la solidarietà. E adesso prendi un quaderno bianco e scrivi cento volte fratello e centocinquanta volte sorella».
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