Canada. Preoccupata lettera di 50 leader di diverse religioni: grave e pericoloso l'emendamento alla legge sull'eutanasia
Più di 50 leader religiosi di tutto il Canada – appartenenti alle varie denominazioni e Chiese cristiane, alla religione ebraica e a quella islamica – hanno inviato ieri, 14 ottobre, una lettera aperta a tutti i canadesi in opposizione al “Bill C-7 An Act” che emenda il codice penale (assistenza medica in caso di morte ). Il messaggio è una risposta dei leader religiosi alla legislazione introdotta dal governo federale il 5 ottobre 2020 che cerca di ampliare i criteri di ammissibilità per l'eutanasia e il suicidio assistito (chiamata "assistenza medica in morte") rimuovendo il «ragionevole il criterio della prevedibilità della morte naturale» attualmente nel codice penale. L’emendamento allenta alcune delle «salvaguardie» esistenti che consentono ai pazienti, la cui morte è «ragionevolmente prevedibile», di rinunciare al consenso finale a ricevere l'eutanasia mediante una dichiarazione anticipata.
«Siamo obbligati – hanno scritto i leader religiosi – a esprimere la nostra forte preoccupazione e opposizione al disegno di legge C: 7 che, tra le altre cose, estende l'accesso all'eutanasia e al suicidio assistito a coloro che non stanno morendo. Ci lascia perplessi il fatto che siamo arrivati ??così lontano nel progresso e, allo stesso tempo, siamo così gravemente regrediti nel modo in cui trattiamo i deboli, i malati e gli emarginati».
Il messaggio (qui integrale e in inglese) riflette un'unità di pensiero e preoccupazione tra le diverse comunità religiose del Canada di fronte alla sofferenza umana, al morire e alla morte e alla risposta dell'eutanasia e del suicidio assistito. «Siamo convinti – affermano – che un solido sistema di cure palliative a disposizione di tutti i canadesi sia una risposta molto più efficace alla sofferenza e alla tutela della sacra dignità della persona umana. Le cure palliative affrontano il dolore in un ambiente amorevole e premuroso, in cui le persone fanno di tutto per offrire conforto compassione, rendendo tutti persone migliori».
*Foto di Valentina Cinelli tratta da Flickr, immagine originale e licenza
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