
Banca etica plaude allo stop alla vendita di armi all’Arabia Saudita: «Anche con la finanza si può dire no al business della guerra»
ROMA-ADISTA. Il Gruppo Banca Etica esprime apprezzamento per la decisione dell’Italia di revocare definitivamente le autorizzazioni per l’esportazione di armi dal nostro Paese verso Arabia Saudita ed Emirati Arabi.
Come evidenziato dalle reti della società civile tra cui Amnesty International, Oxfam, Save The Children, Rete per la Pace e il Disarmo, Comitato Riconversione RWM, Movimento dei Focolari e Fondazione Finanza Etica, «questa decisione storica pone fine, una volta per tutte, alla possibilità che migliaia di ordigni fabbricati in Italia possano colpire strutture civili, causare vittime tra la popolazione o possano contribuire a peggiorare la già grave situazione umanitaria nello Yemen. Un atto che permette all’Italia di essere più autorevole sul piano diplomatico nella richiesta di una soluzione politica al conflitto», commenta Banca Etica.
La Fondazione Finanza Etica da tempo svolge attività di azionariato critico proprio nei confronti dell'azienda madre tedesca Rheinmetall, proprietaria dell'italiana RWM, le cui forniture di bombe verso l'Arabia Saudita sono state prima sospese e poi finalmente revocate dal Governo italiano. «Un’ulteriore dimostrazione – conclude la nota – che anche dal punto di vista bancario impiegare i risparmi dei cittadini per sostenere le imprese che producono ed esportano armi può essere un pessimo affare».
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