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Mozambico: a Palma una violenza inaudita. L’appello di Aiuto alla Chiesa che Soffre

Mozambico: a Palma una violenza inaudita. L’appello di Aiuto alla Chiesa che Soffre

Aiuto alla Chiesa che Soffre diffonde oggi un comunicato sulla situazione emergenziale nel nord del Mozambico, nella Provincia di Cabo Delgado colpita da disastri ambientali come il ciclone Eloise, dalle restrizioni legate alla diffusione del coronavirus e, ciliegina sulla torta, dall’avanzata del sedicente Stato Islamico, il quale ha provocato numerosi morti tra le popolazioni civili e circa 700mila sfollati.

Raccogliendo le testimonianze sul campo, la fondazione pontificia racconta che l’ultimo attacco rivendicato delle milizie jihadiste, il 29 marzo, ha trasformato Palma in una città fantasma, con decine di morti e dispersi. «ACS – afferma ancora il comunicato – ha visionato un video girato subito dopo la strage: le immagini mostrano un massacro senza precedenti, persone decapitate e corpi mutilati». Immagini che il project manager per il Mozambico di ACS, Ulrich Kny, definisce «scioccanti» e non divulgabili «perché feriscono la dignità umana con la loro brutalità. I terroristi sembrano intenzionati a causare il danno più elevato e a seminare il massimo terrore nella loro frenesia distruttiva». E aggiunge: «È necessario fermare questa violenza senza freni» perché «il mondo non può ignorare questo dramma».

Cabo Delgado è preso di mira dall’ottobre del 2017, spiega ancora ACS, e le milizie affiliate all’Isis avrebbero già provocato, secondo le stime delle Nazioni Unite, oltre 2.500 vittime e quasi 700mila sfollati. I recenti attacchi a Palma non sono certo i primi che la provincia subisce ma, afferma ancora Kny, rappresentano «una evidente escalation del conflitto» che la comunità internazionale non potrà continuare ad ignorare.

Intanto, anche grazie al sostegno di ACS, Pemba e altre diocesi si stanno attrezzando per accogliere gli sfollati. La fondazione pontificia avverte che le diocesi «sono già completamente sopraffatte dal disastro umanitario» e che «non saranno in grado di accrescere la loro attività senza un aiuto esterno».

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