Il sesso, psicosi della Chiesa. Teologo brasiliano su ddl Zan e Vaticano
Tratto da: Adista Documenti n° 26 del 10/07/2021
DOC-3135. SÃO PAULO-ADISTA. La notizia della “Nota verbale” della Santa Sede (v. Adista Notizie n. 25/21) in merito al decreto-legge contro l’omotransfobia, che porta il nome del primo firmatario, Alessandro Zan, ha fatto il giro del mondo, creando anche indignazione. Fra gli “indignati”, il teologo brasiliano Marcelo Barros ci ha fatto giungere un suo commento. «Malgrado tanti gesti e parole di papa Francesco a favore dei migranti», osserva Barros, «il Vaticano non è mai ricorso a misure diplomatiche contro misure razziste e xenofobe del governo italiano. Ora, protesta contro questa legge, perché impedirebbe alle scuole e alle parrocchie cattoliche di fare propaganda contraria in occasione di eventi come la cosiddetta “Giornata nazionale contro l'omofobia”».
La verità è che, in Italia come negli Usa o in Brasile, la Chiesa cattolica, sostiene il teologo, prende «una posizione chiara e forte solo quando la questione è legata alla morale sessuale». Qui il testo a sua firma.
Marcelo Barros in una foto [ritagliata] del 2010 di Eugenio Hansen, OFS - tratta da wikimedia commons, licenza Creative Commons
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