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Conflitti, Covid, Clima: le cause della fame. Il rapporto e l'appello di Oxfam

Conflitti, Covid, Clima: le cause della fame. Il rapporto e l'appello di Oxfam

A oltre un anno dall’esplosione della pandemia, la fame nel mondo avanza e uccide più del virus. Le cause, secondo un recente rapporto di Oxfam dal titolo “Il virus della fame si moltiplica”, sono da rintracciare nella miscela letale delle 3 “C” – Conflitti, Covid e Clima – che hanno portato 155 milioni di persone (20 milioni in più rispetto all’anno scorso) a scivolare nell’insicurezza alimentare o nella denutrizione.

La prima causa resta la guerra: 2 persone su 3 ridotte alla fame vivono in zone martoriate da conflitti, che non si sono fermati nemmeno durante la pandemia, quando il segretario generale Onu, António Guterres ha lanciato l’appello, caduto appunto nel vuoto, per un cessate il fuoco globale. Ai conflitti poi si devono aggiungere le conseguenze devastanti dei vari lockdown e delle chiusure delle frontiere sulle economie di Paesi a basso e medio reddito, che hanno colpito duramente in particolare giovani, donne e lavoratori dei centri urbani in assenza di opportuni ammortizzatori sociali. «L’anno scorso – si legge nel rapporto – oltre quattro miliardi di persone, vale a dire oltre metà della popolazione mondiale, sono rimaste prive di qualsiasi protezione sociale».

C’è poi la grande questione degli eventi meteorologici estremi, provocati dal cambiamento climatico, che l’hanno scorso hanno provocato 50 miliardi di dollari nel mondo, costringendo alla fame 16 milioni di persone in 15 Paesi colpiti, L’anno della pandemia, denuncia Oxfam, è anche l’anno in cui la politica globale, per rispondere alla crisi sanitaria, ha rallentato la sua guerra contro i cambiamenti climatici. A pagare il prezzo più alto dei cambiamenti climatici e degli eventi estremi (ormai uno a settimana nel mondo) sono ovviamente le regioni più povere, privi di infrastrutture e che vivono di pesca o agricoltura. «Per le persone che già vivono in stato di povertà – afferma Oxfam – la frequenza e intensità degli eventi di origine climatica eroderà la capacità di resistere agli choc: ogni disastro li spinge sempre più a fondo in un abisso di fame e povertà».

l’appello di Oxfam

«L’emergenza è globale e colpisce soprattutto le fasce più vulnerabili della popolazione, a partire dalle donne, che in molti casi rinunciano al cibo per sfamare i propri figli, ed in molti contesti sono esposte al rischio di abusi e violenze», afferma o Francesco Petrelli, policy advisor di Oxfam Italia per la sicurezza alimentare, «ma porre un freno a tutto questo è ancora possibile, per salvare tantissime vite». l’organismo umanitario chiede alla comunità internazionale di intervenire in maniera decisa «per il rispetto di un cessate il fuoco globale». Chiede inoltre ai Paesi più ricchi di metter mano al portafogli per finanziare una risposta internazionale alle più importanti crisi alimentari nel mondo, «prima che sia troppo tardi». Infine, prosegue l’appello di Oxfam, per sconfiggere la fame occorre fermare la pandemia e rimettere in moto le economie più fragili. «Risultato – spiega Petrelli – che potrà essere raggiunto solo se al più presto i vaccini Covid diventeranno un bene pubblico globale, accessibile a tutti».

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