Sviluppo sostenibile: la strada è in salita. L'allarme nel Rapporto ASviS 2021
Si è tenuto ieri, presso l'Auditorium del Palazzo delle Esposizioni in Roma, l’evento inaugurale del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2021 (già presentato da Adista qui), promosso dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) e trasmesso anche online sui canali ufficiali dell’Alleanza (sito, Facebook e YouTube).
Data la gravità del contesto globalre, pesantemente segnato dalla pandemia e dai suoi effetti nefasti, quest’anno i promotori hanno scelto di inaugurare la manifestazione per la prima volta presentando il Rapporto annuale dell’ASviS L’Italia e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile. Documento fondamentale per comprendere i passi che la comunità internazionale e, in particolare, il nostro Paese hanno intrapreso nel cammino per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) previsti nell’Agenda 2030.
Il Rapporto 2021 «analizza lo stato di avanzamento del nostro Paese rispetto all’attuazione dei 17 Obiettivi dell’Agenda 2030 e illustra un quadro organico di proposte, segnalando gli ambiti in cui bisogna intervenire per assicurare la sostenibilità economica, sociale e ambientale del nostro modello di sviluppo», spiega l’Alleanza. «I dati disponibili per l’Italia mostrano come il progresso verso gli Obiettivi sia stato messo seriamente a rischio», chiarisce ancora il sito dell’ASviS, che poi entra nel dettaglio: «Tra il 2019 e il 2020 il nostro Paese mostra segni di miglioramento solo per tre Obiettivi, relativi a sistema energetico (Goal 7), lotta al cambiamento climatico (Goal 13) e giustizia e istituzioni solide (Goal 16). Si registra una sostanziale stabilità per altri tre Obiettivi: alimentazione e agricoltura sostenibile (Goal 2), acqua (Goal 6) e innovazione (Goal 9). Mentre sono peggiorati gli indicatori relativi a nove obiettivi: povertà (Goal 1), salute (Goal 3), educazione (Goal 4), uguaglianza di genere (Goal 5), condizione economica e occupazionale (Goal 8), disuguaglianze (Goal 10), condizioni delle città (Goal 11), ecosistema terrestre (Goal 15) e cooperazione internazionale (Goal 17). Per i Goal 12 e 14 l’assenza di informazioni relative al 2020 non ha permesso una valutazione completa».
Per il secondo anno consecutivo, il Rapporto ASviS arriva in piena crisi pandemica globale, si legge nella premessa curata da Marcella Mallen e Pierluigi Stefanini (i due presidenti dell’ASviS): «Assistiamo alla vulnerabilità dei nostri modelli di sviluppo e delle nostre società e siamo costretti a ricordare che le crisi sistemiche come quella in atto non aiutano il percorso verso lo sviluppo sostenibile». Ma il tempo stringe, avvertono i presidenti, non possiamo più permetterci di perdere altro tempo nella lotta al riscaldamento globale e «dobbiamo mettere a frutto tutte le nostre energie per portare avanti un cambiamento».
Scarica la sintesi del Rapporto
Scarica la presentazione di Pierluigi Stefanini, presidente dell'ASviS
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