
Sae: no al rinnovo del memorandum Italia-Libia
ROMA-ADISTA. Il Consiglio dei gruppi locali del Segretariato Attività Ecumeniche SAE ha votato all’unanimità una mozione indirizzata al presidente della Repubblica e al presidente del consiglio dei ministri sul Memorandum d’Intesa tra Italia e Libia stipulato nel 2017 e alla sua seconda scadenza nel febbraio 2023.
«Noi membri del Consiglio dei gruppi locali del Segretariato Attività Ecumeniche (SAE) riunite e riuniti a Roma il 9 ottobre 2022 - si legge nella mozione - non possiamo rimanere indifferenti di fronte al perpetuarsi di una situazione di grave ingiustizia che vede da una parte il benessere economico, la società dell’abbondanza e dello spreco, e dall’altra parte la denutrizione, la miseria e la fame.
Animate e animati da un senso di giustizia e da uno spirito di solidarietà denunciamo questi gravi squilibri che portano alla morte di tante donne e uomini, bambine e bambini, costretti ad attraversare clandestinamente le frontiere o a stiparsi su barconi per fuggire dalla povertà, dalle persecuzioni e dalle guerre.
Non possiamo accettare che il nostro Paese mantenga in vita accordi che di fatto favoriscono l‘intercettazione e la cattura delle e dei migranti, il respingimento, la negazione del diritto d’asilo e la detenzione arbitraria nei campi di concentramento libici dove si perpetrano violenze, stupri e torture, e dove tante e tanti muoiono proprio a causa di trattamenti disumani.
Per questo chiediamo al Governo italiano la revoca immediata del Memorandum d’Intesa fra Italia e Libia, stipulato da Minniti-Gentiloni il 2 febbraio 2017 e rinnovabile tacitamente ogni tre anni.
Questo accordo, al suo secondo triennio, scadrà di nuovo nel febbraio 2023 e, senza un atto di revoca entro il prossimo 2 novembre, sarà ancora tacitamente rinnovato».
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