
No al memorandum Italia-Libia. Associazioni in piazza
ROMA-ADISTA. Se entro il 2 novembre il governo italiano non deciderà per la sua revoca, il Memorandum Italia–Libia verrà automaticamente rinnovato per altri 3 anni. «Si tratta di un accordo che da ormai 5 anni ha conseguenze drammatiche sulla vita di migliaia di donne, uomini e bambini migranti e rifugiati», denunciano le associazioni che mercoledì 26 terranno una conferenza stampa (alle 14.30 presso l'Hotel Nazionale, a piazza Montecitorio) e poi manifesteranno a piazza dell'Esquilino, dalle 17.30 in poi per chiedere all’Italia e all’Europa di riconoscere le proprie responsabilità e non rinnovare gli accordi con la Libia (fra i promotori: Acli, Amnesty International Italia, Arci, Centro Astalli, Comunità Papa Giovanni XXIII, Fcei, Fondazione Migrantes, Mediterranea Saving Humans, Medici Senza Frontiere),
Si calcola che dal 2017 ad ottobre 2022 quasi 100.000 persone sono state intercettate in mare dalla guardia costiera libica e riportate forzatamente in Libia, un paese che non può essere considerato sicuro. Le organizzazioni chiedono al governo italiano di riconoscere le proprie responsabilità e di non rinnovare gli accordi con la Libia
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