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5 bambini uccisi o feriti ogni giorno in Cisgiordania. La denuncia di Save The Children

5 bambini uccisi o feriti ogni giorno in Cisgiordania. La denuncia di Save The Children

Nella Striscia di Gaza, uomini, donne e bambini muoiono sotto le bombe israeliane. E questo è ormai acclarato. L’ulteriore dato allarmante, su cui punta i riflettori Save The Children con una nota del 16 settembre, è anche la crescita delle morti dei bambini palestinesi in Cisgiordania, uccisi per mano dei coloni e dell’esercito israeliano che sostiene la colonizzazione. Il numero dei bambini uccisi è raddoppiato dal mese di ottobre, con una media che ha raggiunto i 5 bambini uccisi o feriti al giorno.

«Secondo gli ultimi dati disponibili – spiega l’organizzazione umanitaria – in Cisgiordania 115 bambini sono stati colpiti a morte tra il 7 ottobre e il 14 agosto. Altri sono stati uccisi in attacchi aerei e di droni. Non stiamo parlando di incidenti isolati, bensì di una tendenza all'aumento delle operazioni militari israeliane e dell'uso della forza che stanno sistematicamente erodendo la sicurezza e i diritti fondamentali dei bambini palestinesi».

L’escalation in Cisgiordania ha provocato anche l’aumento di altri dati allarmanti, come «gli arresti arbitrari, le detenzioni e gli abusi nei confronti dei minorenni nel sistema di detenzione militare israeliano», gli «sfollamenti forzati di famiglie, le demolizioni di case e gli attacchi violenti da parte dei coloni israeliani».

L’aumento della violenza perpetrata contro le popolazioni civili e contro i bambini in particolare in Cisgiordania, già condannata dalle Nazioni Unite, non è tollerabile, denuncia Save The Children: «Non dobbiamo e non possiamo permettere che questa violenza sia normalizzata. Non possiamo lasciare bambini e famiglie in grave difficoltà e accettare la loro condizione come inevitabile».

Di qui l’appello dell’organizzazione alla comunità internazionale «di intraprendere azioni incisive per assicurare la responsabilità delle violazioni contro i bambini in Cisgiordania e di porre immediatamente fine all'uso eccessivo della forza contro i civili, in particolare i più piccoli».

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