Diciotto milioni di euro per il nuovo comando Nato a Taranto. Il no del Comitato per la pace: «Taranto ha altre priorità»
TARANTO-ADISTA. Sulla stampa è apparsa la notizia che a Taranto sorgerà il nuovo quartier generale del Multinational Maritime Command, un avamposto della Nato nel Sud Italia, con un investimento di 8,6 milioni di euro per il Comando e con una ulteriore spesa di 9,5 milioni di euro per gli alloggi del personale militare Nato, per un totale di 18,1 milioni di euro. Il Comitato per la Pace di Taranto esprime la propria disapprovazione per questa iniziativa, che «rappresenta un ulteriore passo verso la militarizzazione del nostro territorio, trasformando la nostra città in una pedina strategica di conflitto bellico globale».
Prosegue la nota del Comitato per la pace tarantino: «In un momento storico in cui la spesa militare aumenta vertiginosamente e le risorse per la sanità, l’istruzione e il welfare dovrebbero essere invece rivendicate come priorità assoluta, ci chiediamo quale sia la reale necessità di un simile investimento. I 18,1 milioni di euro destinati a questo nuovo quartier generale della Nato avrebbero potuto sostenere progetti per migliorare la qualità della vita dei cittadini, investendo in infrastrutture civili, progetti di tutela ambientale e opportunità di lavoro.
Taranto ha bisogno di investimenti che promuovano lo sviluppo sostenibile e la pace, non di altri avamposti militari. La nostra comunità ha già sofferto a lungo a causa dell’inquinamento e dell’industrializzazione selvaggia; oggi abbiamo diritto a una città che promuova la salute, l’istruzione e la qualità della vita, piuttosto che allinearci con strategie belliche che ci rendono ancora più vulnerabili in caso di escalation militare internazionale.
A ciò si aggiunge l'ampliamento della base navale nel mar Grande con il programma "Basi blu". L'intervento prevede il dragaggio dei fondali della Base Navale Mar Grande di Taranto, nonché l'ampliamento della stessa, con la realizzazione di due nuovi moli. "Basi blu" è un programma nazionale della Marina Militare da 1.760 milioni di euro.
Risultano già finanziati 559,36 milioni. Il programma nasce dall'esigenza di adeguare le capacità di supporto logistico delle principali Basi navali italiane (Taranto, La Spezia e Augusta), nonché di quelle delle Basi secondarie (Brindisi, Messina, Cagliari, Ancona, Venezia, Napoli e Livorno). Una parte dei finanziamenti provengono dai Fondi di sviluppo e coesione (Contratto Interministeriale di Sviluppo - CIS Taranto) per ben 203 milioni di euro.
Sono queste le priorità di Taranto mentre la città attende ancora una bonifica ambientale del sito di interesse nazionale?
Il Comitato per la Pace di Taranto è impegnato da tempo contro le guerre e ritiene che il programma di preoccupante aumento delle spese militari pregiudichi un futuro ambientale, civile e di pace per Taranto in linea con i principi della nostra Costituzione».
Adista rende disponibile per tutti i suoi lettori l'articolo del sito che hai appena letto.
Adista è una piccola coop. di giornalisti che dal 1967 vive solo del sostegno di chi la legge e ne apprezza la libertà da ogni potere - ecclesiastico, politico o economico-finanziario - e l'autonomia informativa.
Un contributo, anche solo di un euro, può aiutare a mantenere viva questa originale e pressoché unica finestra di informazione, dialogo, democrazia, partecipazione.
Puoi pagare con paypal o carta di credito, in modo rapido e facilissimo. Basta cliccare qui!