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Provinciale gesuita ceco commissaria la “filiale” locale di Rupnik

Provinciale gesuita ceco commissaria la “filiale” locale di Rupnik

Tratto da: Adista Notizie n° 24 del 21/06/2025

42289 OLOMOUC-ADISTA. Comincia a perdere pezzi l’impero di Marko Rupnik, il teologo mosaicista accusato da una trentina di religiose ed ex religiose di abusi sessuali e spirituali ed espulso dalla compagnia di Gesù nel 2023 per disobbedienza e il cui processo canonico dovrebbe essere in corso? Lanciata dal portale statunitense The Pillar (11/6), giunge la notizia che la “filiale” ceca del Centro Aletti (la scuola-atelier-comunità fondata da Rupnik) presso Olomouc, nella regione della Moravia, è sotto inchiesta. Appena due settimane dopo il suo arrivo dall’Inghilterra, il nuovo superiore della Provincia Ceca della Compagnia di Gesù, p. Pavel Bačo, ha infatti decapitato il Centro Aletti, rimuovendo p. Pavel Ambrose dall'incarico di direttore e di superiore della comunità di Olomouc, nominando al suo posto ad interim il teologo dogmatico p. Milan Glaser al Centro Aletti e p. Ladislav Nosek (attuale superiore del santuario mariano di Svatý Hostýn) come superiore della comunità di Olomouc. È stato allontanato anche p. Michal Altrichter, vicedirettore del Centro e direttore della casa editrice a esso legata, Refugium. A giustificare tanta fretta, è evidentemente un dossier grave e urgente. Lo spiega un comunicato dello stesso provinciale, p. Bačo, diffuso il 10 giugno sul sito dei gesuiti cechi: si parla infatti di «testi dottrinalmente dubbi provenienti da questo ambiente» (dal centro Aletti, ndr), di «segnalazioni di manifestazioni settarie e di manipolazione spirituale» e di avvio di «un'indagine sulla casa editrice Refugium con l'obiettivo di ritirare dalla distribuzione i titoli dubbi».

«Fatti inquietanti riguardanti il Centro Aletti di Olomouc e in particolare la comunità dei Servi del Sacro Cuore di Gesù (SJVS), a loro strettamente legata» sono emersi recentemente, continua il comunicato dei gesuiti. La casa editrice Refugium ha pubblicato infatti diverse pubblicazioni «che sollevano numerosi interrogativi e sono dottrinalmente dubbie. La loro fonte sono le presunte rivelazioni private di Kateřina Klosová, che anche alcuni gesuiti cechi hanno iniziato ad accettare». La comunità dei Servi del Cuore Sacerdotale di Gesù si accredita come legata ai gesuiti cechi, ma «la Provincia Ceca della Compagnia di Gesù prende categoricamente le distanze da questa comunità e dai testi creati sulla base delle presunte rivelazioni a Kateřina Klosová e non desidera esservi associata in alcun modo».

L'opera della SJVS, centrata specificamente sul carisma della santificazione dei preti, insomma, «non è e non è mai stata opera dell'ordine dei gesuiti. Pregare per i sacerdoti è indubbiamente benefico», spiegano i gesuiti, «ma questo impegno proficuo non può essere associato a idee quantomeno dottrinalmente controverse. Inoltre, la comunità si manifesta in modo settario e causa divisione e discordia nelle chiese locali. Pertanto, difficilmente può essere percepita come opera dello Spirito Santo».

P. Bačo è molto netto: «Non possiamo concordare con le manifestazioni di manipolazione spirituale che alcuni membri della SJVS hanno ripetutamente commesso». Ma arriva anche a un aspetto della questione che riguarda Marko Rupnik: «Consideriamo inoltre del tutto inaccettabile la difesa dell'ex gesuita Marek Ivan Rupnik, accusato di comportamento inappropriato nei confronti di una trentina di persone. Non condividiamo la banalizzazione della sua condotta scorretta e respingiamo lo svilimento di coloro che si sono presentate come vittime di Rupnik, come ripetutamente accaduto nei libri incriminati della casa editrice Refugium. Respingiamo anche le dichiarazioni problematiche e unilaterali su personaggi privati e pubblici, le numerose affermazioni molto dubbie di natura spirituale e teologica e le formulazioni dottrinalmente controverse che si possono trovare sulle pagine delle suddette pubblicazioni».

Il provinciale gesuita descrive per filo e per segno le misure intraprese contro i vertici del Centro Aletti e della comunità e della casa editrice, precisando che «le pubblicazioni sospette saranno ritirate dalla distribuzione e il loro elenco sarà pubblicato sul sito web della Provincia Ceca della Compagnia di Gesù, affinché coloro che ne sono in possesso possano prenderne visione». Tutti passi che, realizzati di concerto con la Curia generalizia di Roma, «rappresentano solo l'inizio del percorso verso la risoluzione dell'intera situazione». E per ciò che riguarda la controversa comunità dei Servi del Cuore Sacerdotale di Gesù, questa «sarà ora sottoposta a un'indagine secondo lo spirito del diritto canonico per verificarne la posizione e valutare ulteriori azioni da parte delle autorità ecclesiastiche. Finché le autorità ecclesiastiche competenti non avranno valutato responsabilmente l'intera situazione, raccomandiamo a tutti i membri della comunità di rivolgersi ai propri direttori spirituali locali o ad altri sacerdoti impegnati nella cura pastorale per tutte le questioni relative all'accompagnamento spirituale». Seguono le scuse a «tutti coloro a cui i membri del nostro ordine hanno causato danni spirituali in relazione al falso misticismo della SJVS e del Centro Aletti. Saremo grati per le testimonianze che ci aiuteranno a chiarire il contesto dell'intera questione. Allo stesso tempo, chiediamo preghiera e pazienza», conclude il provinciale dei gesuiti, indicando l’indirizzo mail a cui fare giungere segnalazioni e testimonianze.

SJVS: il sacrificio per i sacerdoti e l’Apocalisse imminente

Dal sito del Centro Aletti e della stessa SJVS, si apprende che questa è «una nuova comunità spirituale, nata intorno al 2008 intorno alla suora orsolina Kateřina Klosová, continuatrice dell'opera di Madre Stanislava Ernstová (1891-1968) e del suo «desiderio di fondare una comunità di anime la cui missione fosse quella di servire i sacerdoti con la preghiera e il sacrificio»; una «comunità di anime affini, unite nella preghiera nascosta e nell’offerta per i sacerdoti», recitava il sito del Centro Aletti nella pagina dedicata, che è nel frattempo scomparsa. Di suor Stanislava è stato avviato il processo di beatificazione; mentre era ancora in vita, «pronunciò un messaggio profetico sulla comunità che sarebbe emersa dopo la sua morte e sul sacerdote che ne sarebbe stato il padre spirituale. Questo sacerdote era padre Tomáš Špidlík (1919-2010), sotto i cui auspici la comunità delle Serve respira i pilastri della vita spirituale che si fondano sulla comprovata spiritualità ignaziana». Ecco, dunque, il conclamato legame con i gesuiti: il Centro Aletti, dei gesuiti, avrebbe assunto sotto la propria egida l’accompagnamento spirituale delle “Serve”. Un rapporto stretto che oggi i gesuiti sembrano smentire.

La stragrande maggioranza della comunità – che si dedica, si legge, alla «venerazione del Cuore Divino, portando un sacrificio nascosto del proprio cuore (per il sacerdote); affidando la tua vita al Sommo Sacerdozio di Gesù», è «composta da laici e in generale da tutti coloro che, nelle condizioni del mondo, vivono una consacrazione interiore, derivante dal battesimo e dalla vocazione al sacerdozio universale nella Chiesa. Altri pilastri della vita dei Servi sono San Pio da Pietrelcina, Papa Giovanni Paolo II e molti altri». I SJVS sviluppano, insomma, il dono del sacerdozio universale, «in cui rispondono al desiderio del Cuore Sacerdotale di Gesù, affidato alla Chiesa nel nostro tempo»: una «"vocazione nella vocazione" in cui l'uomo, in cooperazione con lo Spirito di Dio, trova creativamente modi per rispondere ancora più profondamente all'amore di Dio».

I SJVS «pregano e si sacrificano per i sacerdoti liberamente e completamente secondo le proprie possibilità e condizioni, mentre il Signore stesso le guida individualmente». Oggi, si legge sul sito del Centro Aletti, le Serve sono diventate settemila, dalla Repubblica Ceca e dalla Slovacchia, ma anche da Polonia, Italia, Belgio, Austria, Spagna, Stati Uniti e Cina. «Strettamente legata all’ispirazione ignaziana, sotto l’egida spirituale della Compagnia di Gesù, il legame è rafforzato attraverso il Centro Aletti di Olomouc, che svolge anche attività di formazione e pubblicazione».

P. Michal Altrichter, difensore di Rupnik, umilia le donne

Sulla rivista ceca Signaly.cz leggiamo (1/5) che nell'autunno del 2023, il gesuita p. Michal Altrichter (vicedirettore del Centro Aletti ceco e vidirettore delle edizioni Refugium) tenne una conferenza a un convegno sul tema dell'accompagnamento spirituale nell'era degli abusi. «Mi sembrò fuori luogo», commenta l’autore dell’articolo Vit Raska. Si trattava infatti della stessa persona che nel suo libro umiliava le donne che denunciavano gli abusi di Rupnik (usando le parole "isteriche in aumento", "povere donne", "persone imbronciate") e che diffondeva contenuti dottrinali provenienti con ogni probabilità da rivelazioni private. Tra le attività del Centro Aletti figura, oltre alla pubblicazione di questi libri (in alcuni Altrichter insulterebbe i colleghi della Facoltà teologica Cirillo e Metodio, afferma Raska), anche testi e corsi apparentemente basati su rivelazioni private (come quello di un’altra consacrata del Centro Aletti, Luisa Karczubová, Beatitudini: Il libro mistico dell'amore del cuore aperto di Gesù).

«Nei suoi libri – spiega il giornalista ceco – p. Altrichter parla apertamente della sua fede nelle apparizioni di Garabandal, che con tengono una previsione di un'imminente catastrofe globale. Durante la pandemia di coronavirus, la sua fede nell'imminente Seconda Venuta di Gesù Cristo ha assunto un aspetto più urgente. A suo avviso, il coronavirus è stato un momento importante nel cammino verso la Seconda Venuta del Signore». Questo annuncio è accompagnato da tutto un corredo apocalittico derivante da rivelazioni private: «Egli avvolge tutta la Terra con l’arcobaleno delle Beatitudini (cfr la pubblicazione Le Beatitudini di Luisa Karczubová) e promette di salvare (specialmente al momento della sua Seconda Venuta) ogni cuore che lo desideri almeno un po’. L’arcobaleno delle Beatitudini, che ora protegge tutta la Terra, è segno del desiderio del cuore di Dio per la salvezza di ogni uomo. Come al tempo di Noè c’erano i colori in Cielo, oggi ci sono i colori delle Beatitudini sulla Terra – tutta la Terra è avvolta in essi. Gesù ha così concluso con noi una “Nuova Alleanza” e si aspetta la nostra flessibilità per tutti i suoi progetti d’amore».

Altri segni fantastici della Parusia imminente sono descritti nella meditazione di suor Luisa Karczubová del luglio 2021: «Come il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo sono uno nella Trinità, così gli ultimi tre Papi sono anche gli unici tre Papi: portano, come un solo Papa in tre persone, i dolori dei tre Cuori delle Persone della Trinità nell’ordine opposto a quello del Calvario. Lì, prima fu trafitto il Cuore di Gesù, poi quello del Padre fu strappato, così che infine ne sgorgò il Cuore schiacciato dello Spirito. Nei tre Papi degli ultimi tempi, come in uno, i dolori vanno nella direzione opposta, esattamente come la Trinità scende dal cielo sulla terra a destra con la Regina e tutti i santi».

In molti testi, riporta Signaly, emerge la mentalità (che si ritrova nei movimenti settari) di un gruppo minacciato dall'esterno. La tensione tra Aletti e alcune istituzioni o singoli individui viene giustificata con la critica a Špidlík. «E poiché “Špidlík non vive più”, ma Egli vive in lui, allora l'attacco è diretto contro il Cuore del nostro Signore. Naturalmente, coloro che non vedono l'essenza della lotta spirituale lo etichetteranno come “paranoia”».

«Certo, molto di ciò che insegna il Centro Aletti è autentico», mette le mani avanti il giornalista. «Ma è necessario assicurarsi che gli splendidi passi non siano solo un passaggio per accettare cose incompatibili con la fede cattolica», cioè derivanti da una rivelazione privata.

Kateřina Klosová e le rivelazioni di Gesù

E poi si arriva alle presunte rivelazioni di suor Kateřina Klosová. «Si dice abbia avuto una rivelazione da Gesù Cristo almeno fin da quando era una giovane adulta. Nel suo nome, dà alle persone istruzioni specifiche che possono influenzare significativamente la loro vita». Per esempio: informa i membri se i loro parenti defunti si trovano in Purgatorio o in Paradiso (nessuna testimonianza ha menzionato che si trovino all'Inferno); un testimone afferma che «il giorno prima del funerale di un parente, mi è stato offerto di entrare a far parte della SJVS. Mi è stata presentata anche suor Kateřina, che mi ha detto di avere un dono speciale per parlare direttamente con Gesù. In una breve conversazione privata, in un clima di preghiera, mi ha detto che la persona in questione era già in cielo. Ha anche parlato del fatto che Dio ha un nome per ogni persona con cui la chiama a Sé, e mi ha detto il nome del parente e quali fossero le sue tre Beatitudini. Successivamente, con il mio permesso, mi ha anche inviato i nomi e le Beatitudini dei miei familiari con l'offerta di ulteriori incontri». Secondo un’altra testimonianza, suor Kateřina spesso trasmette alle persone messaggi diretti da parte di Dio o di Gesù durante la preghiera (ad esempio "...ho posto un sacerdote nel tuo cuore").

Anche il reclutamento di membri presenta modalità tipiche delle comunità settarie: «è spesso accompagnato da informazioni sui vantaggi dell'appartenenza, come informazioni sulle tre beatitudini di una determinata persona, un angelo custode aggiuntivo, ecc». E quando una persona non vuole aderire o ha dubbi «secondo suor Kateřina sta agendo contro la volontà di Gesù Cristo».

Un accento particolare è posto dai Servi del Cuore sacerdotale di Gesù sulle intenzioni, come quelle per le cosiddette messe clementine o gregoriane. «Il denaro passa attraverso i conti privati dei Servi ai sacerdoti che celebrano la messa»; il sacerdote ricorda gli antenati fino alla quarta generazione i cui peccati influenzano ancora la vita di coloro che sono vivi o di coloro che sono defunti, e che vengono espiati attraverso queste Messe.

«Date le somiglianze nelle singole testimonianze che ho potuto ascoltare negli ultimi anni – conclude il giornalista di Signaly – credo che si tratti di problemi sistemici». Lo confermerebbero analoghe segnalazioni ricevute dalla diocesi di Ostrava-Opava.

*Foto presa da Wikimedia Commons, immagine originale e licenza 

 

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