
Liberare subito i pacifisti della nave umanitaria Handala fermata dall'esecito israeliano a largo di Gaza
ROMA-ADISTA. Dopo l’assalto delle forze armate di Israele e l’arresto dei pacifisti a bordo della nave umanitaria Handala (Freedoom Flottilla) che stava tentando di rompere l’assedio di Gaza portando anche aiuti umanitari alla popolazione stremata, si mobilità la società civile per chiedere l’immediata liberazione dei pacifisti imprigionati, fra cui Antonio Mazzeo, collaboratore e amico di Adista. L’appello è di inviare la seguente email al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e per conoscenza all’Ambasciata d’Italia in Israele:
«Mi rivolgo a voi in qualità di cittadino/cittadina italiano/a profondamente preoccupato/a per quanto accaduto in queste ore alla nave umanitaria Handala, fermata in acque internazionali da forze armate israeliane (IDF), che sono salite a bordo con le armi, intimidendo e presumibilmente trattenendo civili a bordo impegnati in una missione pacifica e di solidarietà verso la popolazione di Gaza.
Si tratta di una grave violazione del diritto internazionale, del diritto alla libera navigazione in acque internazionali e dei diritti umani fondamentali delle persone coinvolte. Chiedo al Ministero di: attivarsi immediatamente per verificare le condizioni dell’equipaggio e dei passeggeri a bordo; pretendere il rilascio immediato e incondizionato di tutte le persone detenute; condannare pubblicamente l’atto compiuto da parte dell’IDF, incompatibile con i principi del diritto internazionale e umanitario.
L’Italia non può tacere davanti a un atto di forza contro una missione civile e pacifica.
Vi chiedo di agire con la massima urgenza e trasparenza.
Nome Cognome»
La mail (ordinaria, non PEC) va sottoscritta e inviata a: unita.crisi@esteri.it e consolato.telaviv@esteri.it
con oggetto: nave umanitaria Handala
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