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Mons. Perego: «A Marcinelle una strage di lavoratori migranti. Ieri come oggi»

Mons. Perego: «A Marcinelle una strage di lavoratori migranti. Ieri come oggi»

ROMA-ADISTA. Domani, 8 agosto, ricorre l’anniversario della strage di Marcinelle. Nel 1956 nella miniera di Bois du Cazier a Marcinelle, in Belgio, persero la vita 262 minatori, di cui 136 italiani, 95 belgi e poco più di una trentina di altre nazionalità. È ricordata come una delle più gravi stragi sul lavoro ed è anche, per il nostro Paese, un evento emblematico dell’emigrazione italiana del Novecento.

Per la giornata dell’8 agosto è in programma presso la miniera di Bois du Cazier la consueta cerimonia istituzionale di commemorazione. La Fondazione Migrantes, nel giorno in cui si ricorda un evento che ancora scuote il nostro Paese, si fa vicina a tutti gli italiani che lavorano all'estero e rivolge un pensiero ai tanti lavoratori, anche immigrati, che anche di recente hanno perso la vita sul lavoro in Italia.

«Marcinelle ogni anno – afferma mons. Gian Carlo Perego, presidente della Fondazione Migrantes – ci ricorda il dramma sulle morti del lavoro in Italia, ma anche in Europa. Negli anni nel nostro Paese, anche grazie ai controlli e alle misure di sicurezza adottate, i decessi sono in calo. Occorre, però, segnalare che le morti sul lavoro dei lavoratori migranti, che avvengono in particolare nel mondo agricolo, nell’edilizia e nei trasporti, secondo le analisi dell’Osservatorio dell’Università Cattolica, sono in proporzione il doppio rispetto a quelle dei lavoratori italiani. Questo dato impegna le aziende a una maggiore formazione dei lavoratori migranti sulla sicurezza. Al tempo stesso la crescita del numero degli incidenti sul lavoro nei primi quattro mesi del 2025 (286) rispetto al 2024 (265) chiedono di non abbassare la guardia nei controlli e nella formazione. A Marcinelle sono morti soprattutto i nostri lavoratori emigrati: un evento, un segno che ricorda come i lavoratori migranti debbono essere particolarmente tutelati. Ieri come oggi».

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