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La guerra ai migranti di Italia e Unione europea

La guerra ai migranti di Italia e Unione europea

ROMA-ADISTA.  Noi del Digiuno di Giustizia continuiamo a camminare con i migranti sulle parole di papa Francesco, il grande profeta del nostro tempo: «Dio è con i migranti, respingerli è un peccato grave. Il Signore è con i migranti, non quelli che li respingono». E continuava dicendo: «Per accompagnare il popolo in cammino verso la libertà, Dio stesso attraversa il mare e il deserto; non rimane a distanza, no, condivide il dramma dei migranti, è lì con loro, soffre con loro, piange e spera con loro».

Queste affermazioni di papa Francesco non sono altro che l’attualizzazione del Vangelo: «Avevo fame e mi avete dato da mangiare, avevo sete e mi avete da bere, ero straniero e mi avete accolto» (Matteo, 25, 31-46). Come stride tutto questo con le politiche sempre più razziste e criminali del nostro governo e della Ue. Sia il governo Meloni sia la Ue hanno come unico obiettivo il respingimento dei migranti con il risultato che, secondo l’Oim, dal 2014 ad oggi, sono morti nel Mediterraneo 32,519 migranti. Dall’inizio dell’anno 2025 a tutt’oggi se ne contano già 675  (ritengo che nel Mare nostrum sono sepolti quasi 100.000 persone!). Siamo davanti a una vera e propria guerra ai migranti, che non sono tali, ma profughi in fuga da guerre e cambiamenti climatici. In questo scenario trovo incredibile l’accanimento del governo Meloni e del ministro degli Interni, Piantedosi, contro le navi salva-vita delle Ong. A partire dal dicembre 2023 le navi salvavita sono state colpite da 31 fermi amministrativi per un totale di oltre 700 giorni di inattività forzata e 800 giorni di navigazione verso porti lontani. Questo ha bloccato le navi nei porti, impedendo loro di salvare vite umane in mare.

Questa non è politica, è criminalità pura, perpetrata dal governo italiano. È la cattiveria eretta a Sistema. Chi la paga sono migliaia e migliaia di innocenti che muoiono in mare. Gran parte di questo disastro è dovuto a un altro accordo criminale: il Memorandum Italia-Libia del febbraio 2017, del governo Gentiloni, a conclusione delle trattative avviate per conto del governo italiano dal ministro Minniti. È un trattato questo che ha permesso ai vari governi di fornire armi, finanziamenti e motovedette alla criminale Guardia costiera libica, per bloccare in Libia i migranti provenienti dall’Africa e dall’Asia.

La Sea -Watch ha presentato in questi giorni un report in cui documenta oltre sessanta casi di violenza commessi in mare dalle milizie libiche: sparatorie, abbordaggi, ostacoli ai soccorsi, abbandono di migranti in mare. Negli ultimi mesi le violenze sono aumentate: le motovedette libiche (regolate dall’Italia) hanno aperto il fuoco contro le navi di ricerca e soccorso, contro la stessa Sea -Watch e la Ocean Viking. Si tratta di un sistema criminale che l’Italia continua a finanziare: un sistema di lager e di compravendita di persone. Il 2 novembre, il Memorandum Italia- Libia, si rinnoverà per altri tre anni perché la maggioranza ha bocciato la mozione, presentata dall’opposizione, che chiedeva la cessazione del Memorandum.  L’Italia ha deciso di essere complice di questi delitti. Per questo ci incontreremo come Digiuno di giustizia in solidarietà con i migranti, il 20 ottobre, dalle ore 16,30 alle 18,00 in via San Nicola de’ Cesarini (Largo Argentina) per far sentire il nostro dissenso.

 

Foto Mediterranea Saving Humans

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