
“Carovana per un’economia di pace”: una finanziaria disarmata, attenta ai bisogni del Paese
In occasione del dibattito parlamentare sulla nuova Legge di Bilancio dello Stato per il 2026, è partita la “Carovana per un’economia di pace” promossa da Sbilanciamoci! e Rete italiana Pace e Disarmo (RiPD). Una maratona di eventi, che si terrà tra il 20 ottobre e il 4 dicembre presso ospedali, università, scuole, nei posti di lavoro, periferie, carceri, consultori, centri per i migranti, ecc.
Sotto i riflettori la decisione del governo guidato da Giorgia Meloni di aderire al piano di riarmo europeo in ambito NATO, su pressione di Donald Trump che ha minacciato un sostanziale disimpegno militare degli Stati Uniti dallo scenario europeo. «Gli impegni presi dal Governo in sede NATO e nell’ambito dell’Unione Europea – si legge sul sito della RiPD – potrebbero comportare per il nostro Paese un aumento vertiginoso della spesa militare e dei fondi per armi e preparazione alla guerra a scapito degli stanziamenti per la sanità, l’istruzione, l’ambiente, il lavoro, la cooperazione internazionale». Spesa pubblica fortemente depotenziata, si legge ancora, «dagli accordi per il nuovo Patto di Stabilità a cui l’Italia dovrà sottostare: molti miliardi di euro destinati al rispetto della riduzione del rapporto deficit-pil e del debito pubblico». In definitiva, l’Unione Europea starebbe abbandonando il “Green Deal” in favore del “War Deal”, commettendo un «errore epocale» e insostenibile, in un contesto segnato per esempio dal conclamato definanziamento della sanità pubblica, della scuola, della transizione ecologica, dell’assistenza sociale.
«Lo scopo dell’iniziativa della Carovana – affermano Giulio Marcon (portavoce di Sbilanciamoci!) e Sergio Bassoli (coordinatore RiPD) – è di contrapporre alle scelte di riarmo le alternative di un’economia di pace fondata sulla sostenibilità, il lavoro, i diritti, la giustizia sociale, la lotta alla povertà».
La Carovana percorrerà l’Italia fino al 4 dicembre. In quella data si concluderà a Roma, con la presentazione al Senato dell’annuale “Controfinanziaria”, pubblicata da Sbilanciamoci!
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