"BEATI GLI OPERATORI DI PACE": I LEADER CRISTIANI DI GERUSALEMME SCRIVONO AD HAMAS
Tratto da: Adista Notizie n° 13 del 18/02/2006
33234. GERUSALEMME-ADISTA. "Esprimiamo il nostro rispetto e sostegno alla volontà del popolo manifestata in queste elezioni. Ci congratuliamo con tutti coloro che sono stati eletti". Così recita un comunicato congiunto, firmato dai patriarchi e dai capi delle Chiese di Gerusalemme – fra cui il patriarca greco-orotodosso Theophilos II, il patriarca latino Michel Sabbah, il patriarca armeno-ortodosso Torkom II, il patriarca copto-ortodosso Anba Abraham, il Custode di Terra Santa padre Pierbattista Pizzaballa - all'indomani delle elezioni che hanno visto trionfare il movimento di Hamas.
"Molti saranno preoccupati o turbati a causa di questa nuova fase", si legge nel documento, ma "il nostro messaggio al governo di Hamas, ai membri e ai leader, è il messaggio di Nostro Signore Gesù Cristo nel Discorso della Montagna: ‘Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio'". Si aggiunge inoltre: "Preghiamo per tutti coloro che governeranno in questo periodo difficile e garantiamo loro la nostra cooperazione al bene comune e per rispondere alle aspirazioni nazionali palestinesi, insieme alla causa della giustizia e della pace, in modo non violento, tenendo conto dei rapporti internazionali, del diritto e della piena libertà religiosa, soprattutto nel settore sociale e in quello dell'istruzione".
In un'intervista rilasciata all'agenzia AsiaNews, Anwar Zbouan, eletto a Betlemme nelle file di Hamas, ha dichiarato: "I fratelli cristiani sono nostri compagni nelle sofferenze e sono vicini ed amici. L'occupazione israeliana nella sua brutalità non ha fatto differenze tra cristiani e musulmani e tra di loro, come fra noi, ci sono martiri, feriti, prigionieri. Vi assicuro che i cristiani sono cittadini con tutti i diritti e doveri e con la loro libertà di pensiero e di religione nella vita quotidiana". Sulla questione dell'introduzione della Sharia, Zbouan ha inoltre garantito che "il movimento islamico di Hamas mira a stabilire un governo civile e non uno religioso. Un governo civile basato sulla libertà; come dice l'Altissimo: ‘non si forza alla fede' e dunque noi non forzeremo nessuno ad aderire ai principi religiosi, perché questo è legato all'appagamento della persona e al mantenimento delle convinzioni religiose, specialmente per i fratelli cristiani".
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