P. SORGE: PER MOLTI VESCOVI QUESTO È UN CONVEGNO ANCHE TROPPO AVANZATO
Tratto da: Adista Notizie n° 19 del 10/03/2007
Doc. n. 834. Roma-adista. (...)
D: P. Sorge, cosa rappresenta per i vescovi italiani questo convegno?
R: Credo che per la maggior parte dell'episcopato italiano questo dibattito costituisca un forte scossone. Oggettivamente non si poteva pretendere di più.
Se già passasse nelle linee pastorali diocesane questo metodo saremmo un bel po' avanti. Ci sono molte chiusure. Il convegno non va giudicato per quello che avrebbe potuto essere, ma per quello che si è prefisso di essere: un momento di ascolto, e i vescovi ascolteranno.
D: Non le pare che mons. Nervo e Ardigò abbiano calcato la mano sul marxismo? Il primo ha parlato di "intos-sicazione", il secondo di "controtestimonianza".
R: Sono affermazioni accidentali... Nel complesso mi sono sembrate relazioni aperte. Avevano il compito di raccogliere i dati dei documenti venuti dalla periferia; certo, non si può fare a meno di passare qualcosa di personale, ma nel complesso hanno ben fotografato la realtà. Insisto nel dire che molti vescovi sono impreparati anche a questo convegno! Siamo realisti: non potevamo pensarne uno più avanzato, non sarebbe stato compreso.
(da Adista nn. 747-478-749-750 del 4-8 novembre 1976)
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