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L'"AVVENIRE" DI COMUNIONE E LIBERAZIONE

Tratto da: Adista Documenti n° 36 del 19/05/2007

13109. Roma-adista. Ad Avvenire cominciano i cambiamenti orchestrati dalla dirigenza ciellina. Negli ultimi giorni il quotidiano si presenta più grintoso dedicando molto spazio a CL, al Movimento Popolare, ai problemi interni della DC e al Comitato di collegamento di cattolici organizzato da Mangialardi. Poco spazio all'Assemblea della Cei mentre ne viene dato molto alle interpretazioni del viaggio del papa in America Centrale firmate da Francesco Ricci, ideologo dell'ala dura di CL. Tra le firme più evidenti del nuovo Avvenire c'è quella di Vieri Poggiali, giornalista economico moderato, di Alfredo Cattabiani, esponente della destra reazionaria e filofascista, e di collaboratori abituali del Sabato come Carlo Luna, Angelo Narducci, Giancarlo Galli e Vittorio Citterich. Lo stesso direttore di Avvenire, Guido Folloni, è entrato a far parte del comitato di direzione del Sabato mentre Avvenire prima dell'autunno andrà a stampare nella tipografia milanese che stampa anche il Sabato.
Oltre ad avere saldamente in mano la direzione del quotidiano, i ciellini hanno sostituito il caporedattore Maraone con Riccomini, che viene dal Giornale di Montanelli e Berlusconi ed è vicino a CL. Presso la sede milanese sono stati assunti tre giovani giornalisti ciellini mentre il segretario di redazione, Rossi, e il caposervizio esteri Sebastiano Morale si sono dimessi, e probabilmente non saranno gli ultimi. A Roma ha presentato le dimissioni anche il vice-caporedattore e vaticanista Angelo Bertani. Ufficialmente "per avere più tempo di studiare e di scrivere". Ma, a parte la volontà di non creare polemiche nel campo ecclesiale, il dissenso sulla attuale linea di Avvenire, che non lascia spazio al pluralismo, costringerà altri redattori romani a rassegnare le dimissioni.
(da Adista nn. 2633-2637 del 26 aprile 1983)

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