L’“IMPRESA” DI UN’ECONOMIA DIVERSA: SBILANCIAMOCI FA TAPPA A MARGHERA
Tratto da: Adista Notizie n° 63 del 22/09/2007
34041. MARGHERA-ADISTA. “La scelta di Marghera e del Veneto come sede del Forum di quest’anno è un modo per continuare la nostra riflessione critica sul modello economico imperante, che qui ha prodotto inquinamento e morte con il Petrolchimico, e che continua a imporre dall’alto le proprie discutibili decisioni, penso al mastodontico ‘Mose’ per Venezia o alla base militare ‘Dal Molin’ a Vicenza”. Così Giulio Marcon, portavoce della campagna Sbilanciamoci! (cui aderiscono 46 organizzazioni della società civile fra cui i Beati i costruttori di Pace, la Comunità Le Piagge di Firenze, Pax Christi e la Rete Lilliput), ha presentato la quinta edizione del Forum “L’impresa di un’economia diversa”, svoltasi dal 6 al 9 settembre scorsi “in contemporanea e in alternativa” al meeting di Cernobbio dello studio Ambrosetti, dove si riunisce ogni anno il gotha del mondo finanziario e delle imprese italiane. “L’élite di Cernobbio” – ha dichiarato Marcon – anche quest’“anno ci propina le solite ricette: privatizzazioni, mercato, precarietà, proclami anti-tasse e anti-Stato”. A questo modello di sviluppo che “sta portando alla rovina l’Italia, aumentando disuguaglianze e ingiustizie”, Sbilanciamoci! risponde con una serie di proposte concrete per la prossima Finanziaria su welfare, scuola, ambiente, sanità, cooperazione internazionale. Due gli obiettivi prioritari: “la riduzione delle spese militari e la tassazione delle rendite e dei redditi più alti”. Il primo è necessario per non far ricadere sulle solite voci (sanità, enti locali, pensioni, ecc.) i tagli alla spesa pubblica imposti dalla situazione dei conti pubblici, il secondo è finalizzato a reperire risorse per politiche sociali attive: “Non c’è solo il debito dei conti pubblici – ha dichiarato Marcon –, c’è anche un pesantissimo debito sociale ed ecologico con il quale il nostro Paese deve fare i conti e che ci fa essere, per la scuola, l’assistenza sociale, la ricerca, le energie pulite, ecc., fanalino di coda in Europa”.Molti e prestigiosi gli ospiti italiani e internazionali che si sono confrontati sui problemi derivanti dal modello di sviluppo neoliberista e sulle sue alternative. Fra questi Arundhati Roy, Susan George, Naomi Klein, Marco Bersani, Paolo Beni, Gianfranco Bettin, Marco Revelli, Gianni Rinaldini, oltre agli esponenti dei movimenti “No Tav”, “No Mose” e “No Dal Molin”. Nutrita anche la ‘delegazione’ governativa che si è confrontata con le proposte di Sbilanciamoci!, e di cui hanno fatto parte i ministri Rosy Bindi, Paolo Ferrero, Fabio Mussi e Alfonso Pecoraro Scanio. “Con il cuore sottoscriverei subito i dieci punti che proponete per la Finanziaria – ha dichiarato la Bindi nel corso del suo intervento - ma è chiaro che non posso farlo perché ho un vincolo di collegialità che mi lega all’esecutivo”. Su spesa pubblica e tasse, comunque, le idee del ministro non sono distanti dalla ‘filosofia’ di Sbilanciamoci!: “Sono disposta a ridurre pressione fiscale limitando gli sprechi, ma non a barattare lo Stato sociale in favore di meno tasse”. “Sono lusingata – ha detto inoltre la Bindi – di essere il vero candidato di sinistra del Partito Democratico. Vi assicuro che non faccio alcuno sforzo: io sono proprio così e quello che dico è quello che penso”. Al Forum è intervenuto anche p. Alex Zanotelli, che ha tenuto una relazione sul tema “Non clienti, ma cittadini”. “Noi abbiamo bisogno della politica”, ha detto il missionario comboniano. “Il problema è che i politici oggi obbediscono ai grandi gruppi. La vicenda dell'acqua o quella dei rifiuti a Napoli dimostrano l'incapacità della politica di occuparsi di questioni fondamentali, vicine ai cittadini”. Per quanto riguarda l’acqua, “abbiamo a che fare con potentati economico-finanziari che stanno facendo pressioni enormi sui governanti per la privatizzazione. L'acqua è diventata l'oro blu e la finanza se ne è accorta bene; nel 2004 nel nostro paese le grandi multinazionali dell'acqua hanno speso oltre 600 miliardi di vecchie lire italiane in pubblicità. Il Paese che ha l'acqua naturale più buona al mondo è diventato oggi il Paese che consuma più acqua in bottiglia”. Mentre la vicenda dei rifiuti di Napoli è solo la “punta dell'iceberg” di un “grande problema globale”: “Gran parte dei rifiuti tossici di Marghera, ad esempio - ha spiegato Zanotelli - viene esportata a Napoli. La politica napoletana si è alleata con i comitati d'affari che governano Napoli e gran parte delle città italiane. Mondezza è ricchezza. Non solo la camorra, anche le istituzioni hanno fatto affari, con 14 anni di commissari straordinari che hanno speso 3mila miliardi di lire per produrre sei milioni di tonnellate di eco-balle: ma di eco non c'è nulla, sono solo balle. Risultato: senza fabbriche e senza lavoro la Campania sta arrivando agli stessi livelli tumorali del nordest industriale. Le soluzioni al problema sono la raccolta differenziata casa per casa, ma soprattutto la sobrietà felice: si può vivere coi mezzi tecnici che abbiamo ma più semplicemente, cambiando i nostri stili di vita”. (emilio carnevali)
Adista rende disponibile per tutti i suoi lettori l'articolo del sito che hai appena letto.
Adista è una piccola coop. di giornalisti che dal 1967 vive solo del sostegno di chi la legge e ne apprezza la libertà da ogni potere - ecclesiastico, politico o economico-finanziario - e l'autonomia informativa.
Un contributo, anche solo di un euro, può aiutare a mantenere viva questa originale e pressoché unica finestra di informazione, dialogo, democrazia, partecipazione.
Puoi pagare con paypal o carta di credito, in modo rapido e facilissimo. Basta cliccare qui!