L’UMANITÀ NEL DOLORE DEL PARTO, ASPETTANDO UN MONDO NUOVO. IL MESSAGGIO DI MONS. NOGARO PER LA GIORNATA DELLA VITA
Tratto da: Adista Documenti n° 14 del 16/02/2008
DOC-1959. CASERTA-ADISTA. La vita ha molteplici forme e gli attentati alla vita hanno tante facce, non solo quelle dell’aborto e dell’eutanasia: “Inquinamenti di ogni tipo, disuguaglianze sociali, disastri economici, comparsa di nuove malattie, esplosioni di violenza, forme di intolleranza, legittimazione di egoismi sempre più esasperati, pratica abituale della guerra, lacerazioni del creato”. “Cupi scenari” che inducono molti uomini di scienza e di pensiero ad ipotizzare “la possibile estinzione della specie umana”. Eppure “l’ultima parola non è la morte”, bensì la risurrezione, che non è “la rianimazione di un cadavere, ma la piena realizzazione delle potenzialità dell’essere umano”.
È quanto scrive il vescovo di Caserta, mons. Raffaele Nogaro, in occasione della Giornata della Vita, il 3 febbraio, in un messaggio – dal titolo Non è l’epoca delle passioni tristi: la vita è la nostra speranza – che mette al centro il Vangelo, la “notizia felice” della “salvezza dell’uomo”, il “superamento di ogni forma di decadenza e di smarrimento umani”. Un Vangelo della vita da cui talvolta – aggiunge il vescovo – la Chiesa stessa si dissocia “per ricomporsi come societas perfecta sacralizzando il potere, il prestigio, la ricchezza”.
Pubblichiamo di seguito il messaggio di mons. Nogaro (l. k.)Adista rende disponibile per tutti i suoi lettori l'articolo del sito che hai appena letto.
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