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SETTIMANALE DIOCESANO APRE ALLE COPPIE CONVIVENTI: “UNA REALTÀ CHE VA CAPITA E ORIENTATA AL MATRIMONIO”

Tratto da: Adista Notizie n° 82 del 25/07/2009

35136. TRENTO-ADISTA. Né superficialità né faciloneria, ma impegno per “un’educazione all’amore” che non nasconda la testa sotto la sabbia. È, in sintesi, ciò che Ivan Maffeis, direttore del settimanale diocesano Vita trentina, ha replicato all’ex parlamentare Renzo Gubert (candidato con il PdL alle elezioni provinciali del 2008 in Trentino, ma non eletto) che, in una lettera pubblicata sul numero del 12 luglio, lo accusava di “resa allo spirito dei tempi” sulla questione delle coppie conviventi.

A destare le preoccupazioni di Gubert, il dossier che il settimanale ha dedicato all’argomento sul numero del 5 luglio scorso. Partendo dai dati raccolti in una cinquantina di uffici diocesani e dai questionari compilati da 5mila coppie di fidanzati - e presentati a Crotone il 25 giugno scorso, nel corso dell’annuale Settimana di formazione per gli operatori di pastorale familiare -, il settimanale dedicava ampio spazio ad un fenomeno che interessa l’intera penisola: l’aumento del numero di coppie che si presenta all’altare da conviventi. Nelle regioni del Nord Italia infatti più della metà delle coppie partecipanti ai corsi prematrimoniali già convive mentre la media nazionale è di una coppia su tre. Lontano da toni allarmistici Maffeis si interrogava sulle ragioni che spingono i giovani a scegliere, quantomeno in prima battuta, la convivenza scartando quei “giudizi sommari che riconducono tutto alla comodità e al disimpegno delle nuove generazioni”. “Sono probabilmente molti e molto diversi fra loro i motivi che spingono i giovani alla convivenza”, si leggeva nel suo editoriale: “C’è chi ha abbracciato una scelta ‘ideologica’, nella quale non trova posto nessun vincolo giuridico, né civile, né religioso” ma, continuava, c’è anche “una percentuale maggioritaria di coppie conviventi che non esclude affatto un futuro matrimonio”. Fattori contingenti, come la precarietà lavorativa, proseguiva il direttore, possono indurre a rimandare la scelta del matrimonio: ma “se molte convivenze sono orientate al matrimonio, c’è dunque da chiedersi quali percorsi possano accompagnare questa maturazione”.

Dello stesso avviso mons. Sergio Nicolli, direttore dell’Ufficio nazionale della Cei per la Pastorale della Famiglia, che intervistato dal settimanale sottolineava la carenza delle proposte di educazione all’amore in età adolescenziale: “I giovani hanno alle spalle non solo un vuoto di formazione cristiana, ma si trovano impreparati anche ad affrontare le esigenze che una seria relazione d’amore comporta per la sua stabilità e la sua qualità”. “C’è una domanda profonda – proseguiva – non formulata con le parole, che non può e non deve essere trattata con superficialità”: “Bisogna accogliere la domanda, più che fermarsi sul fatto che convivano o meno”. Nessun atteggiamento di chiusura quindi, “anzi - ha concluso mons. Nicolli -, preoccupiamoci piuttosto di accompagnarli con generosità e competenza per un tratto di strada”.

“Tutto fa credere – commentava Gubert a distanza di una settimana – che la resa allo spirito dei tempi, che spinge ad accettare come ineluttabile diffusione di rapporti sessuali pre-matrimoniali e convivenze senza matrimonio, trovi scarso desiderio di correttivi. Ciò non vuol dire, certo, non accogliere la domanda di matrimonio religioso da parte dei conviventi, ma - concludeva - il giudizio morale su convivenza pre-matrimoniale e rapporti sessuali pre-matrimoniali deve risultare non solo chiaro, ma fondato sulla consapevolezza che tali pratiche sono una negazione del disegno di Dio sul matrimonio”.

Accuse respinte da Maffeis: “Il problema vero, e qualcuno degli intervistati non ha mancato di ribadirlo, - è stata la sua risposta - rimane l’educazione all’amore; una preoccupazione forse avvertita più dalla Chiesa che dalla società civile. Chi ha a cuore i nostri giovani e le famiglie di domani, non può semplicemente arrendersi allo spirito dei tempi”. (ingrid colanicchia)

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