Nessun articolo nel carrello

L’UNITÀ DELLE SARDINE DI FRONTE AGLI SQUALI. I PAESI DEL SUD SI PREPARANO ALLA BATTAGLIA SUL CLIMA

Tratto da: Adista Documenti n° 47 del 05/06/2010

DOC-2268. NEW YORK-ADISTA. Che non si trattasse del solito incontro internazionale per discutere sui mali del mondo era risultato chiaro fin dall’inizio: convocando la Conferenza mondiale dei Popoli sul Cambiamento Climatico e i Diritti della Madre Terra, svoltasi a Cochabamba dal 20 al 22 aprile scorso (v. Adista n. 38/10) il presidente boliviano Evo Morales era ben determinato a non lasciare che le conclusioni dell’incontro restassero lettera morta. E così, dopo averle consegnate, il 26 aprile, ai negoziatori della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico, accompagnate da “una proposta tecnica”, Morales ha voluto presentarle, il 7 maggio, al Palazzo di vetro dell’Onu, anche agli ambasciatori del cosiddetto G77+Cina, il gruppo di cui fanno parte in realtà non 77 ma circa 130 Paesi in via di sviluppo, i meno responsabili del cambiamento climatico ma anche quelli maggiormente colpiti dal grave impatto del riscaldamento globale. Sono, in grande maggioranza, i Paesi che non contano nulla, quelli che non vengono invitati agli incontri ristretti in cui si prendono le vere decisioni, ma uniti rappresentano i due terzi dei Paesi che compongono le Nazioni Unite, abbracciando circa l'80% della popolazione mondiale: ha dunque ragione il presidente boliviano a ricordare come stia proprio nelle loro mani “la possibilità di salvare il futuro dell'umanità e del pianeta terra e di far ascoltare e rispettare la voce dei nostri popoli”. È, afferma, “la forza dell’unità delle sardine di fronte agli squali”: “Quando ci mettiamo d'accordo, non c'è forza che ci fermi, che ci trattenga”. E la possibilità di un accordo dovrà necessariamente passare per una scelta tra due cammini opposti: “salvare il capitalismo o salvare la vita e la Madre Terra”. Sarà la prossima Conferenza sul clima, prevista a dicembre a Cancún, in Messico, a mostrare se le sardine avranno imparato la lezione.

Un convinto appoggio alle conclusioni della Conferenza di Cochabamba viene, intanto, anche da diverse realtà del mondo religioso, dal Consiglio latinoamericano delle Chiese al Consiglio ecumenico delle Chiese, dall’Associazione di Teologi/he del Terzo Mondo ad Amerindia, che, in un loro comunicato, esprimono profonda preoccupazione riguardo ai cambiamenti climatici e ai loro effetti sulla vita specialmente delle persone più povere e vulnerabili, evidenziando la responsabilità delle religioni “nella legittimazione di sistemi che portano il nostro pianeta al collasso” ma anche l’importanza del ruolo che esse possono giocare nella “ricerca di una vita in armonia con l'ambiente, con le future generazioni e con il cosmo”.

Di seguito, in una nostra traduzione dallo spagnolo, ampi stralci del discorso tenuto da Evo Morales alle Nazioni Unite, seguiti dalla Dichiarazione ecumenica “Verso una nuova spiritualità di convivenza rispettosa”. (claudia fanti)

Adista rende disponibile per tutti i suoi lettori l'articolo del sito che hai appena letto.

Adista è una piccola coop. di giornalisti che dal 1967 vive solo del sostegno di chi la legge e ne apprezza la libertà da ogni potere - ecclesiastico, politico o economico-finanziario - e l'autonomia informativa.
Un contributo, anche solo di un euro, può aiutare a mantenere viva questa originale e pressoché unica finestra di informazione, dialogo, democrazia, partecipazione.
Puoi pagare con paypal o carta di credito, in modo rapido e facilissimo. Basta cliccare qui!

Condividi questo articolo:
  • Chi Siamo

    Adista è un settimanale di informazione indipendente su mondo cattolico e realtà religioso. Ogni settimana pubblica due fascicoli: uno di notizie ed un secondo di documentazione che si alterna ad uno di approfondimento e di riflessione. All'offerta cartacea è affiancato un servizio di informazione quotidiana con il sito Adista.it.

    leggi tutto...

  • Contattaci

  • Seguici

  • Sito conforme a WCAG 2.0 livello A

    Level A conformance,
			     W3C WAI Web Content Accessibility Guidelines 2.0

50 anni e oltre

Adista è... ancora più Adista!

A partire dal 2018 Adista ha implementato la sua informazione online. Da allora, ogni giorno sul nostro sito vengono infatti pubblicate nuove notizie e adista.it è ormai diventato a tutti gli effetti un giornale online con tanti contenuti in più oltre alle notizie, ai documenti, agli approfondimenti presenti nelle edizioni cartacee.

Tutto questo... gratis e totalmente disponibile sia per i lettori della rivista che per i visitatori del sito.