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LA CROCE E IL COMPASSO. NASCE UN MOVIMENTO PRO CROCIFISSO. COL PATROCINIO DI GELLI

Tratto da: Adista Notizie n° 59 del 17/07/2010

35703. ROMA-ADISTA. Piduisti, politici, esponenti della nobiltà nera e della gerarchia ecclesiastica, imprenditori. Un bel mix quello sotto i cui auspici è stato presentato, il 2 luglio scorso, il Medic, Movimento Etico per la Difesa Internazionale del Crocifisso, un neonato “sodalizio” che intende “difendere il crocefisso e sensibilizzare gli spiriti liberi di ogni Paese e Continente, formazione culturale, fede religiosa e orientamento politico, al suo valore come simbolo di fede e di testimonianza della storia di Gesu”. Presentato ufficialmente a Roma nel corso di un incontro intitolato “Nati sotto il segno della croce. Il crocifisso: crocevia della storia”, il Medic, per la verità, ha già un “precedente”: lo scorso maggio aveva scritto alla Corte di Giustizia in Lussemburgo esprimendo disapprovazione per la sentenza sul crocifisso, preannunciando l'opposizione “a ogni tentativo, anche giudiziario, di quanti mirano a negare e sovvertire l'identità, anche religiosa, della nostra Europa”.

Forti dei dati di un sondaggio Eurispes per il quale gli italiani, al 60%, vorrebbero il crocifisso esposto in tutti i luoghi pubblici, Medic prova ora a fare il grande salto: “La mission del sodalizio – ha dichiarato durante la conferenza stampa il segretario del movimento, il costruttore Roberto Mezzaroma – è quella di dar vita ad un Movimento d’opinione senza confini, che in tutto il mondo ribadisca l’appartenenza e le radici stesse della nostra civiltà occidentale. Anche mediante un referendum, se necessario, che rimetta al popolo italiano la decisione di continuare a riconoscersi in quei valori che hanno delineato i confini culturali e spirituali dell’Italia e dell’Europa”.

Alla cerimonia di presentazione avevano annunciato la loro presenza il senatore Giulio Andreotti, lo psichiatra e politico di destra Alessandro Meluzzi, il deputato rutelliano Francesco Pionati, il presidente dell'Associazione Italy for Christ Gaetano Sottile (di area evangelica, già presidente dell’Alleanza delle Chiese Cristiane Evangeliche in Italia e dell’Alleanza Evangelica Italiana). Ma, a parte Andreotti, che pur non essendo presente ha fatto pervenire un messaggio di saluto, degli altri nessuna traccia. A tenere a “battesimo” il movimento c’era però la “duchessa d'Aosta” Silvia Paternò (che di Medic è presidente onorario); Olimpia Tarzia oggi consigliere regionale del Lazio, ma tra i fondatori del Movimento per la Vita (di cui è stata segretaria generale, dal ‘97 al 2006) e tra gli animatori di Scienza&Vita (il cartello di associazioni voluto dal card. Camillo Ruini nel 2005 per boicottare il referendum sulla fecondazione assistita); Alberto Piperno, membro della comunità ebraica di Roma nonché presidente del comitato Memoria Dialogo di Pace; il giornalista (ex demitiano) Nuccio Fava; don Walter Trovato, cappellano del I Reparto Mobile di Roma della Polizia di Stato. Un po’ di tutto, insomma. Ma soprattutto c’era mons. Antonio Silvestrelli, prelato d’onore di sua santità, una lunga carriera in Curia (ha superato nel 2009 i canonici 75 anni), tuttora membro della Commissione speciale per la trattazione delle cause di nullità della sacra ordinazione e di dispensa dagli obblighi dello stato clericale, nonché giudice esterno del tribunale di appello del Vicariato di Roma. E durante la presentazione sono stati anche annunciati messaggi di augurio dell’ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga e dell’attuale presidente della Camera Gianfranco Fini. Un movimento che parte dall'Italia ma che – come spiegato da Mezzaroma – avrebbe reti anche in altre parti del mondo come Argentina, Romania, Francia.

Presenze e adesioni, ma anche assenze dell’ultimo minuto, che si possono forse spiegare a partire dalle rivelazioni del Fatto quotidiano, che il 3 luglio scorso ha raccontato come ad ispirare il neonato “movimento etico” sia stato nientemeno che l’ex “Gran Maestro” della loggia massonica P2 Licio Gelli, ex repubblichino, coinvolto in molti degli episodi più controversi della storia repubblicana, da Gladio al neofascismo stragista (ha sulle spalle, tra l’altro, una condanna definitiva per il depistaggio seguito alla strage di Bologna del 2 agosto 1980), dalla strategia della tensione al crack del Banco Ambrosiano. È lui che ha scritto il codice etico e ha disegnato il simbolo del Medic (una sfera tagliata da cerchi concentrici su sfondo azzurro, una croce nera avvolta in una stretta di mano e quattro frecce ai bordi), realizzato in questo modo perché, ha spiegato al quotidiano di Travaglio e Padellaro, “il colore scelto per il simbolo rimanda al mare, al cielo e al grembiule della Madonna, il resto a San Francesco e le frecce rappresentano i punti cardinali”. Sempre lui, inoltre, ha indicato la Paternò (seconda moglie di Amedeo d’Aosta, vive a Castiglion Fibocchi, dove si trova anche una delle residenza di Gelli, quella dove furono ritrovati, nel 1981, gli elenchi della P2) come presidente onoraria. “Questa è la mia nuova battaglia”, ha spiegato l’ex “venerabile” della P2 al Fatto quotidiano.

Battaglia che a condurre sul campo è Roberto Mezzaroma, classe 1946, costruttore vicino all’Opus Dei, condannato in primo grado nel 2009 ad un anno e 8 mesi più un’ammenda di 55mila euro e l’interdizione dai pubblici uffici per un anno per aggiotaggio manipolativo e informativo, oltre che ostacolo all’attività della Consob, l’organo di vigilanza dei titoli quotati in Borsa. Mezzaroma, infatti, secondo i giudici, si sarebbe accordato con il presidente della Società Sportiva Lazio, Claudio Lotito, per acquistare per suo conto il 14,61% delle azioni della Lazio. In questo modo i due (parenti acquisiti, perché Cristina Mezzaroma, la moglie di Lotito, è figlia di Gianni, uno dei tre fratelli che, insieme a Roberto e Pietro, ha fondato l'impero edile di famiglia) avrebbero ingannato il mercato, aggirando l’obbligo di Opa (Offerta Pubblica di Acquisto) previsto dalla legge quando si supera la soglia del 30% del pacchetto azionario (all’epoca Lotito aveva il 29,8%). (valerio gigante)

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