PASSI DI PACE: PAPA FRANCESCO SCRIVE ALL’IMAM DELL’UNIVERSITÀ EGIZIANA AL-AZHAR
Tratto da: Adista Notizie n° 33 del 28/09/2013
37306. ROMA-ADISTA. Papa Francesco, se tesse pace, fin dall’ordito, lì dove devono essere ancora intrecciati i fili della riconciliazione – vedi i suoi continui appelli per la fine del conflitto siriano –, nondimeno è attento a riparare smagliature in limitrofe trame manifestamente logore. La trama “ferita” in questione è il rapporto tra il Vaticano e la più nota università araba, quella egiziana di al-Azhar, interrotto all’inizio del 2011 quando Benedetto XVI condannò duramente «il grave attentato contro la comunità cristiana copta» ad Alessandria d’Egitto del 1° gennaio, figlio di una «strategia di violenze che ha di mira i cristiani», per i quali il papa chiedeva protezione; e in risposta Ahmed al-Tayyeb, già allora grande imam della prestigiosa istituzione sunnita, accusò il papa di «intervento inaccettabile negli affari dell’Egitto» e di avere «una visione sbilanciata su musulmani e cristiani, considerando che siano gli uni che gli altri rischiano di essere uccisi in tutto il mondo». «Mi chiedo perché – domandava Tayyeb – il papa non abbia chiesto la protezione dei musulmani quando erano massacrati in Iraq». La conseguenza fu la scelta di al-Azhar di interrompere le relazioni, che si concretizzavano in incontri biennali.
Sulla strada della riappacificazione, in un incontro avvenuto il 17 settembre di cui riferisce per primo Vatican insider, papa Francesco, per mano del nunzio apostolico mons. Jean-Paul Gobel, ha fatto giungere a Tayyeb un messaggio personale in cui esprime «il rispetto del Vaticano per l’Islam e i musulmani» e l'auspicio che ci si sforzi nella «comprensione tra cristiani e musulmani nel mondo, per costruire la pace e la giustizia».
La missiva cade inoltre in un momento in cui, in Egitto, al-Azhar e i cristiani si ritrovano prossimi nell’opposizione all’estremismo fondamentalista dei Fratelli musulmani (v. notizia precedente).
Va detto che i rapporti si erano già ammorbiditi con il cambio al vertice della cattolicità: al-Tayyeb aveva inviato fervidi auguri a Bergoglio per la nomina papale, auspicando «una dimostrazione chiara del rispetto dell’islam e dei musulmani». E proprio tali parole si ritrovano oggi nel messaggio di Francesco consegnato al grande imam.
Della lettera del papa si è avuta conoscenza grazie ad una nota dell’Università, che informa anche della reazione di al-Tayyeb. L’imam avrebbe risposto dicendo che l’insegnamento di al-Azhar è «il rispetto delle genti di ogni religione e la salvaguardia della dignità umana e dei più alti valori affermati dal Corano e dalla Sunna»; e assicurando che i musulmani sono pronti «a collaborare per far crescere la giustizia e lo sviluppo tra i popoli della Terra».
A commento, p. Hani Bakhoum, segretario del Patriarcato di Alessandria dei copti cattolici, in una dichiarazione all’agenzia Fides (19/9), ha dichiarato: «La lettera di Papa Francesco all'Imam al-Tayyeb è un modo di esprimere il profondo sentimento di stima e affetto che la Chiesa cattolica, la Santa Sede e il papa hanno nei confronti di tutti i musulmani e in particolare di al-Azhar, che è l'istituzione più rappresentativa dell'islam sunnita moderato. Sicuramente questa lettera aiuterà col tempo a mettere da parte ogni incomprensione e anche a riprendere il dialogo bilaterale con la Santa Sede». (eletta cucuzza)
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