Un sondaggio conferma: al mondo musulmano l’Isis non piace
Tratto da: Adista Notizie n° 44 del 19/12/2015
38376 WASHINGTON-ADISTA. Una visione globalmente negativa dell’Isis tra i musulmani di tutto il mondo è il dato che è emerso da un recente sondaggio, condotto sulla scia dei recenti attacchi terroristici perpetrati dall’Isis in Francia, Libano e Iraq, dal Pew Research Center, think tank statunitense con sede a Washington che fornisce analisi riguardanti problemi sociali, opinione pubblica, andamenti demografici negli Stati Uniti e nel mondo in generale. Dalla Nigeria alla Giordania passando per l’Indonesia – questi i dati più recenti riguardanti la percezione dell’Isis nel mondo islamico – la condanna del Califfato è pressoché unanime.
L’unica eccezione è costituita dal Pakistan, dove la maggioranza degli intervistati non ha offerto una posizione definita.
In ognuno dei Paesi oggetto del sondaggio la percentuale di persone favorevoli allo Stato islamico non ha superato il 15%, e nei Paesi caratterizzati da una composizione di etnie e religioni diverse, l’atteggiamento negativo dell’Isis è trasversale. In Libano, dove il 12 novembre scorso si è verificata una serie di attentati, praticamente ogni persona intervistata ha manifestato una visione negativa dell’Isis, con una lievissima divergenza tra musulmani sunniti (98% di condanna) e sciiti che, insieme ai cristiani libanesi, rifiutano il Califfato nella misura del 100%.
Percentuali simili si registrano in in Giordania (94%), mentre in Israele il dato generale (97%) viene disgiunto tra gli arabi israeliani (91%) e gli arabi residenti nei territori palestinesi (84%), tanto nella striscia di Gaza (92%) quanto nella Cisgiordania (79%).
In altri Paesi dove l’islam è preponderante (Indonesia, Turchia, Nigeria, Burkina Faso, Malesia e Senegal) almeno sei intervistati su dieci hanno espresso una posizione negativa sul Califfato. La Nigeria, dove è attivo il gruppo Boko Haram, responsabile da anni di una campagna terroristica ed affiliato all’Isis, il 14% ha mostrato favore nei confronti dell’Isis, ed è forse il Paese in cui le diverse affiliazioni religiose fanno maggiormente la differenza. A fronte di un 71% di cristiani che lo condannano, infatti, si registra “solo” un 61% di musulmani.
La vera eccezione è costituita invece dal Pakistan, dove soltanto il 28% degli intervistati ha condannato il Califfato, mentre la maggioranza (68%) non ha espresso una posizione chiara in proposito.
Per quanto riguarda i Paesi occidentali, il Pew Research Center non ha condotto uno studio sul tema ma fornisce i dati – antecedenti però agli attacchi perpetrati a Parigi, quindi sicuramente destinati a crescere – relativi alla “preoccupazione” suscitata dall’Isis come minaccia internazionale. Secondo questi dati, in Francia ha timore il 71% della popolazione, in Spagna il 77%, in Germania il 70%, in Italia il 69% e negli Stati Uniti il 68%. Secondo questa stessa analisi, l’ansia generata dagli attacchi dell’Isis ha fatto crescere il supporto a un intervento militare statunitense in Iraq e Siria: a condividere l’ipotesi è l’84% in Israele, l’81% in Francia, l’80% negli Stati Uniti, il 78% in Libano, il 77% in Giordania, il 66% nel Regno Unito e il 62% in Germania.
* Immagine di thierry ehrmann, tratta dal sito Flickr, immagine originale e licenza. La foto è stata ritagliata. Le utilizzazioni in difformità dalla licenza potranno essere perseguite
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