
Ong israeliane contro Netanyahu
«Il governo israeliano vuole farci credere che tutta la situazione a Gaza sia colpa dei palestinesi». È l’accusa di Hagit Ofran, dell’ong israeliana Peace Now, riferita in un’intervista a Asianews.it. «Se la manifestazione a Gaza fosse stata pacifica – continua Ofran – allora le persone, specialmente in Israele, avrebbero potuto udire il loro grido e pensare che Israele ha delle responsabilità per la situazione di Gaza. Per questo, il governo ha iniziato in anticipo a ‘prepararci’ per la ‘violenta minaccia’ della protesta. E l’Idf [esercito israeliano, ndr] ha eseguito l’ordine… in questo modo le autorità si sono assicurate che i palestinesi rimanessero violenti e una minaccia per Israele, così che nessuno in Israele pensi che siamo colpevoli della crisi umanitaria a Gaza». Contattata da AsiaNews, anche Physicians for Human Right – Israel si unisce al coro delle critiche, sostenendo che «Israele ha sbagliato a trattare la manifestazione vicino al confine di Gaza come un’operazione militare, e che «il governo non può giustificare che una protesta legittima» si sia conclusa con morti e feriti. «Bloccare Gaza per più di un decennio, facendola precipitare in una crisi umanitaria, e poi rifiutare alla popolazione il diritto di protestare è inaccettabile. Gaza ha bisogno di soluzioni, non di altra violenza, e Israele ha di nuovo fallito nel fornire qualsiasi soluzione».
foto di Garry Knight, tratta da Flickr, licenza
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