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Dichiarazione di Ernesto Preziosi, presidente di Argomenti2000, al termine della Costituente delle idee

Dichiarazione di Ernesto Preziosi, presidente di Argomenti2000, al termine della Costituente delle idee

Si sono conclusi oggi i lavori della “Costituente delle idee” promossi dall’associazione “Argomenti2000” insieme ad altre sigle dell’area cattolica. Il Lavoro, il Fisco, la Famiglia, l’Educazione, la Salute e l’Europa, hanno costituito altrettanti ambiti su cui sono state formulate alcune proposte esemplificative di una buona politica.

Gli oltre cento partecipanti si sono confrontati con gli interventi di Mauro Magatti, Leonardo Becchetti, Daniela Storani, Marina Berlinghieri.

Accanto alle proposte tematiche l’associazione ha espresso una netta opinione sulla situazione politica del Paese.

Più che un «governo del cambiamento» quello Lega-Movimento 5 stelle sembra essere «un governo della contraddizione, dell’improvvisazione e del salto nel buio», spiega Preziosi. Quello che si vede è «uno scenario che dovrebbe offrire alle opposizioni non pochi motivi per mettersi di buon grado a costruire l’alternativa». Ma, «così non è», e anzi c’è il forte rischio «che ci si appiattisca troppo nel rintuzzare colpo su colpo la propaganda enunciativa dei due vicepremier-premier e poco nella costruzione di una visione alternativa con elementi di concretezza in grado di parlare alla gente». Allora, prosegue il presidente di Argomenti 2000, «di fronte ad una crisi particolarmente insidiosa, che tocca le fondamenta stesse della democrazia partecipativa e ci chiede di ripensarne le forme e gli strumenti, è urgente che i cattolici si impegnino in prima persona per contribuire al cambiamento e per dare forza ad un progetto di società che guardi al futuro.

Guardiamo pertanto con interesse a quanto si muove nell’area cattolica sapendo che anche da parte nostra va fatto un salto di qualità che aiuti ad alzare lo sguardo e a veder lontano. I credenti infatti non sono chiamati a garantire spazi identitari bensì ad aprire processi capaci di dare speranza attraverso scelte motivate e concrete sui grandi temi dell’agenda politica». Il recinto resta quello del centro-sinistra. «Se partiamo dall’esistente – aggiunge Preziosi –, il Partito democratico ha un ruolo e può svolgerlo solo a condizione di superare la visione di autoreferenzialità che ha di fatto marginalizzato la sua capacità di incidere nei processi di rinnovamento e modernizzazione del Paese partendo dai problemi concreti della gente. Guardiamo pertanto con attenzione ad una fase di ripensamento, di riconsiderazione del progetto iniziale e di apertura ad un progetto di modernizzazione del Paese in una prospettiva autenticamente europea. Occorre guardarsi intorno e cogliere i tanti segnali di novità, le tante istanze che vengono dai territori, dalle numerose esperienze e aggregazioni che danno voce ad un senso civico, indispensabile per la democrazia».

Con un orizzonte non immediato ma piuttosto vicino: le elezioni europee del 2019. Un appuntamento che, spiega ancora Preziosi, «ci offre la possibilità di essere una realtà propositiva che lavora per rimettere al centro della discussione politica idee e progettualità, uscendo da meccanismi comunicativi forse efficaci ma vuoti e incapaci di offrire ai cittadini reali strumenti di valutazione e soluzioni percorribili. Proprio in vista delle elezioni del prossimo anno la Costituente delle idee ci permette di ricordare che serve uscire della contrapposizione fra europeisti e euroscettici, che non ha nulla da dire sulla realtà e occorre al contrario pensare politicamente l’Europa. Quello che vogliamo costruire dall’Italia e che può avere un valore europeo è un percorso che riscopre la progettualità politica attraverso proposte “radicali”, le quali si misurano con la necessità e l’urgenza di costruire una coscienza politica europea che può nascere solo da una nuova stagione di democratizzazione delle istituzioni comunitarie».

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