Nessun articolo nel carrello

Parola di uomo. UNA NUOVA RUBRICA

Parola di uomo. UNA NUOVA RUBRICA

Tratto da: Adista Segni Nuovi n° 41 del 01/12/2018

UNA NUOVA RUBRICA

Iniziamo, da questo numero, una nuova prestigiosa collaborazione con il biblista e saggista Mauro Pesce. Già professore ordinario di Storia del Cristianesimo presso l’Università di Bologna, è presidente del CISSR - Centro Italiano di Studi Superiori sulle Religioni e, dal 1984, direttore della rivista semestrale Annali di Storia dell’esegesi. Nel 1979 ha fondato l'Associazione italiana per lo studio del giudaismo; nel 1988 il CISEC - Centro Interdipartimentale di studi sull'Ebraismo e sul Cristianesimo dell'Università di Bologna. Attualmente svolge liberamente attività di ricerca sulla storia del cristianesimo e in particolare su Gesù e le origini cristiane. La sua rubrica, che verterà su questi temi, apparirà su Adista Segni Nuovi con cadenza mensile.

TORNARE AI FONDAMENTI

1. Una premessa fin troppo breve. Di fronte alla crisi etica, al disorientamento profondo dato dalle mutazioni economiche, civili, comportamentali, di fronte ai nuovi stili di vita, agli scontri violenti di religioni e civiltà, sempre di più penso che sia necessario un ritorno a principi basilari del cristianesimo: l’amore degli altri, la dedizione e l’impegno verso i bisogni degli altri dai più vicini ai più lontani, e una dedizione a essi pronta al darsi di sé e al sacrificio di sé, dei propri interessi, in nome di una compagnia integrale con il coniuge, con i figli, gli amici e tutto il resto della società. Amore per gli altri che deve integrarsi anche con l’amore per i nemici. Questi valori vanno anzitutto vissuti, ma poi anche trasmessi e inculcati fin dai primi giorni di vita alle nuove generazioni. Ma, bisogna subito precisare: la nostra società ha, sì, bisogno di cristianesimo, ma non di istituzioni ecclesiastiche le quali hanno talmente ricoperto i valori cristiani di apparati dogmatici superati, di ceti sacerdotali, di una visione del mondo premoderna o antimoderna, da renderli pressoché irriconoscibili. Ora è soprattutto nei vangeli che troviamo i valori cristiani elementari. Ma questi vangeli hanno bisogno di una lettura nuova, scrostata dal vecchio sistema simbolico e istituzionale. Una lettura fatta alla luce dei nostri problemi attuali e del nostro attuale sistema conoscitivo. E tutto questo è ben difficile trovarlo nella pubblicistica biblica prodotta dal mondo ecclesiastico italiano, ricca di libri pastorali, fatti parternal(istica)mente per i laici.

Per fortuna esiste in Italia una schiera di eccellenti specialisti di studi biblici che sono in grado di rispondere all’esigenza di una reinterpretazione attuale e efficace di Gesù e dei suoi primi seguaci. Penso ad esempio a Norelli, Gianotto, Lupieri, Gaeta, Destro e me stesso, ma anche a molti giovani di cui parleremo spesso.

2. Tornare a Gesù: un tema e un autore. Qui mi limito a brevissime osservazioni soprattutto su un tema: Gesù, e su un autore: Enrico Norelli. Tempo fa una giovane italiana buddista (sono molti i buddisti nella generazione che ora raggiunge i 40-50 anni) mi domandava: ma cosa ha detto di importante Gesù che possa essere utile alla vita degli esseri umani? Eppure era una donna educata in una famiglia cattolica con lunga pratica in chiesa. Il fatto è che Gesù nelle nostre chiese è talmente ricoperto di miti, teologie, noiose insignificanti prediche, precetti e divieti morali ecclesiastici, riti, immagini devozionali, sindoni, ecc. da essere irriconoscibile nel suo messaggio.

Per riafferrare la figura reale di Gesù è necessario percepire la distanza che c’è fra lui e le Chiese e le teologie cristiane successive e questo è possibile solo a due condizioni: se si riscopre la sua pratica di vita concreta e se si riscopre il fatto che Gesù era un ebreo e non un cristiano. Consiglio di leggere anzitutto lo studio recente di Enrico Norelli, “Gesù di Nazaret”, sono solo 35 pagine pubblicate nel primo volume della Storia del Cristianesimo. L’età antica, Roma, Carocci, 2015.

Dicevo che bisogna anzitutto scoprire la pratica di vita di Gesù, perché il suo stile di vita era il suo primo e insostituibile messaggio. Un po’ come Francesco d’Assisi. Per secoli si era parlato di povertà, ma solo la vita povera radicale e concreta di Francesco scosse la gente. Il libro L’uomo Gesù (Mondadori 2008) che Adriana Destro ha scritto con me è dedicato tutto e soltanto a descrivere il modo di vita concreto di Gesù, cosa significava per lui non lavorare, non avere casa, famiglia e non possedere nulla. In che modo questo stile di vita cambiava il suo rapporto e i suoi stessi sentimenti verso gli altri.

Ma per riconquistare la figura storica di Gesù in modo che possa parlare nuovamente per noi è anche necessario liberarsi di una visione non apologetica e confessionale del primo cristianesimo. Qui ancora Norelli ci è di guida: La nascita del Cristianesimo è un volume abbastanza agile (270 pagine) pubblicato dal Mulino nel 2014. Da ultimo: non dimentichiamo che non ci furono solo i quattro vangeli canonizzati, ma molti altri: il vangelo secondo Tommaso va assolutamente letto, nella bella traduzione e commento di Matteo Grosso, un giovane biblista italiano (Carocci, 2011) e le parole apocrife di Gesù si leggono in Le parole dimenticate di Gesù (Milano, Mondadori/Fondazione Lorenzo Valla 2004, a cura di M. Pesce).  

Adista rende disponibile per tutti i suoi lettori l'articolo del sito che hai appena letto.

Adista è una piccola coop. di giornalisti che dal 1967 vive solo del sostegno di chi la legge e ne apprezza la libertà da ogni potere - ecclesiastico, politico o economico-finanziario - e l'autonomia informativa.
Un contributo, anche solo di un euro, può aiutare a mantenere viva questa originale e pressoché unica finestra di informazione, dialogo, democrazia, partecipazione.
Puoi pagare con paypal o carta di credito, in modo rapido e facilissimo. Basta cliccare qui!

Condividi questo articolo:
  • Chi Siamo

    Adista è un settimanale di informazione indipendente su mondo cattolico e realtà religioso. Ogni settimana pubblica due fascicoli: uno di notizie ed un secondo di documentazione che si alterna ad uno di approfondimento e di riflessione. All'offerta cartacea è affiancato un servizio di informazione quotidiana con il sito Adista.it.

    leggi tutto...

  • Contattaci

  • Seguici

  • Sito conforme a WCAG 2.0 livello A

    Level A conformance,
			     W3C WAI Web Content Accessibility Guidelines 2.0

50 anni e oltre

Adista è... ancora più Adista!

A partire dal 2018 Adista ha implementato la sua informazione online. Da allora, ogni giorno sul nostro sito vengono infatti pubblicate nuove notizie e adista.it è ormai diventato a tutti gli effetti un giornale online con tanti contenuti in più oltre alle notizie, ai documenti, agli approfondimenti presenti nelle edizioni cartacee.

Tutto questo... gratis e totalmente disponibile sia per i lettori della rivista che per i visitatori del sito.