
"Il Titanic ci commuove ancora, il naufragio degli immigrati no". L'indignazione dei luterani
BOLZANO-ADISTA. «Il destino del Titanic ci commuove ancora oggi, cento anni dopo, mentre i 117 migranti annegati venerdì scorso davanti alla Libia e le 53 persone morte tra la Spagna e il Marocco non sono nemmeno menzionati in tutti i media». Lo afferma, secondo quanto riferisce un lancio Ansa di oggi, il il pastore Heiner Bludau, decano della Chiesa Evangelica-Luterana in Italia (Celi), «Fossero morti 117 persone di origini europee - ha osservato - assisteremmo a una valanga di servizi su televisioni e giornali». «Solo le 117 persone del gommone davanti alle coste libiche, sono tante quante fanno parte della comunità della quale sono responsabile come parroco a Torino», ha aggiunto Bludau.
La stessa indignazione è stata manifestata dalla responsabile della Diaconia della Celi, Daniela Barbuscia: «questo dramma poteva essere evitato se le navi delle Ong non fossero state bloccate da una politica priva di compassione».
*Foto di Robert John Welch (1859-1936), tratta da Wikipedia immagine originale e licenza
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