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Emergenza clima. Pronto il secondo Global Strike: il 24 maggio milioni di giovani in piazza, nel mondo,

Emergenza clima. Pronto il secondo Global Strike: il 24 maggio milioni di giovani in piazza, nel mondo,

Dopo quello di gran successo del 15 marzo, è in arrivo un altro sciopero globale per il clima. Lo stanno organizzando gli studenti di “Fridays for future” per venerdì 24 maggio (dalle ore 8 alle 22). Nonostante le affollatissime proteste dei giovani in tutta Europa, nonostante si stia andando verso la devastazione ambientale, il tema del riscaldamento climatico non è ancora nei piani prioritari delle agende politiche degli organismi internazionali e dei Paesi dell’intero mondo.  

E allora si continua la lott: «milioni di giovani in 2069 città in 125 Paesi in tutto il mondo» sono pronti per il «grande sciopero!»,  «un giorno che dovrà essere epocale!». «Non si tratta - si legge nel sito di Frydays for future Italia - solo di sensibilizzare sulla crisi climatica, ma anche di porre l’accento sulle grandi sfide globali, per salvaguardare i nostri diritti alla vita chiaramenti minacciati in un mondo attualmente non sostenibile. Anche l’Italia si é accesa a livello nazionale dietro gli hashtag #fridaysforfuture e  #climatestrike».

I curatori del sito chiedono: «Diffondi ora la parola e centralizziamo tutti gli eventi sulla mappa del mondo. Evento Mondiale -> https://www.facebook.com/events/313546356029054/»

I ragazzi del sito sollecitano a registrare lo sciopero della propria città su https://www.fridaysforfuture.org/join

Le scuole sono attivamente coinvolte. Insegnanti ed educatori italiani hanno lanciato un appello e tracciato le linee guida utili per la dichiarazione di emergenza climatica ed ecologica presso la propria scuola.

Ecco l’appello.

«Noi insegnanti ed educatori italiani e tutti i sottoscrittori di questo appello riconosciamo come il collasso climatico e del mondo naturale di origine antropica costituisca con tutta evidenza una EMERGENZA MONDIALE non più procrastinabile.

La comunità scientifica è unanime nel riconoscere che la rete della vita si sta spezzando. A confermarlo sono anche le Nazioni Unite: il nuovo tragico rapporto dell’IPBES (Intergovernmental Science-Policy Platform on Biodiversity and Ecosystem Services) annuncia la minaccia dell’estinzione per un milione di specie viventi. Parimenti, l’ultimo rapporto dell’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) concede all’umanità una ridottissima finestra di tempo, di qui al 2030 e poi al 2050, per procedere a tappe forzate verso il raggiungimento delle zero emissioni complessive di gas climalteranti. Sono numeri che parlano di un’immediata riconversione del sistema economico e produttivo mondiale e di una riorganizzazione completa della nostra società. Serve una mobilitazione di massa da parte della società civile, della cultura e della politica; serve il ricorso a ogni strumento giuridico, intellettuale e morale a nostra disposizione. Ricordiamo che proprio in questi giorni, su pressione dei cittadini britannici e della loro disobbedienza civile, la Gran Bretagna è entrata in stato di emergenza climatico.

Clima, la Gran Bretagna riconosce lo stato di emergenza climatica

Tutto questo ci coinvolge profondamente in quanto insegnanti ed educatori; al di là del nostro ruolo professionale in quanto individui, genitori, cittadini di questo paese, figli della Terra al pari di ogni essere vivente.

Le studentesse e gli studenti italiani sono stati in tutto il mondo primi, per numero di partecipanti, a contribuire alla mobilitazione globale del 15 marzo 2019 contro il cambiamento climatico, ponendosi in agitazione permanente durante la giornata del venerdì. Soltanto a Milano sono scese in piazza, in quella data, centomila persone. Dopo decenni di omissioni, silenzi e inazione, finalmente da oggi soffia il vento della speranza.

Clima, i giovani non si fermano. Prossimo sciopero globale per il 24 maggio

Perciò, da oggi, ci ripromettiamo di INSEGNARE LA VERITÀ nelle scuole; di sostenere incondizionatamente i nostri studenti nelle loro rivendicazioni e farle nostre; di mettere in comunione le nostre intelligenze, le nostre mani e i nostri cuori con chiunque su questo pianeta vorrà informare ed educare attorno alla realtà dell’emergenza climatica; di condividere conoscenza, sapienza ed esperienza per costruire una solida comprensione delle necessità attuali della nostra Terra per poter rigenerare i suoi equilibri.

Ci dichiariamo dunque in STATO DI EMERGENZA E DI ALLARME, e con questo spirito chiediamo:

  • ai colleghi di convalidare le giustificazioni delle assenze per la partecipazione alla mobilitazione del 24 maggio; chiediamo a colleghi, genitori e adulti di ascoltare le richieste degli studenti, condividerle e agire di conseguenza;
  • ai dirigenti scolastici di dichiarare lo stato di emergenza climatico ed ecologico per il proprio istituto, anticipando la politica;
  • alle associazioni sindacali di categoria di sostenere le proteste e aggiornare le loro rivendicazioni, riconoscendo il ruolo delle lotte sociali attorno all’emergenza climatica ed ambientale, perché non si può ignorare lo stretto legame tra giustizia ambientale e giustizia sociale e si deve evitare che le conseguenze del degrado ambientale e del collasso climatico ed ecologico ricadano, come succede da tempo, sugli ultimi;
  • al mondo dell’arte, della cultura e dello spettacolo di schierarsi pubblicamente a fianco dei nostri coraggiosi ragazzi.

Lo facciamo perché abbiamo nel cuore un mondo nuovo, che sta crescendo in ogni istante».

Gli insegnanti per il futuro – Teachers for Future Italia

Linee guida utili per la Dichiarazione di emergenza climatica ed ecologica presso la propria scuola https://www.teleambiente.it/wp-content/uploads/2019/05/Linee-guida-utili-per-la-Dichiarazione-di-emergenza-climatica-ed-ecologica-presso-la-propria-scuola.pdf

* Foto del logo per il globl strike del 24 maggio, tratta da Facebook

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