Nessun articolo nel carrello

VI Conferenza battista mondiale per la pace: intervista ad Elisabeth Green

VI Conferenza battista mondiale per la pace: intervista ad Elisabeth Green

Il 15 luglio inizia a Cali (Colombia) la VI Conferenza battista mondiale per la pace. Riforma, settimanale delle Chiese evangeliche, battiste e valdesi ha intervistato la teologa e pastora battista Elizabeth Green che vi partecia in rappresentanza dell’Ucebi (Unione delle Chiese evangeliche e battiste italiane). La pubblichiamo qui di seguito

 

Considerato l’ampio programma e le persone che da tutto il mondo si ritroveranno a Cali per questa conferenza, quali sono le sue aspettative?

«Parto con molto entusiasmo e con senso di riconoscenza nei confronti del Comitato esecutivo dell’Ucebi che mi ha dato l’opportunità di poter vivere questa importante esperienza di formazione. Avrò il privilegio di incontrare un battismo impegnato su alcune delle questioni che hanno animato il mio ministero in tutti questi anni. Il titolo della Conferenza mondiale è “Pace sulla nostra terra: verso un mondo senza violenza”, un tema senza dubbio molto ampio, ma la settimana sarà scandita da riflessioni che affronteranno diverse questioni specifiche. Ci sarà, ad esempio, una sessione dedicata all’Accordo di pace siglato tra il governo colombiano e le Forze Armate rivoluzionarie di Colombia (Farc) nel 2016 a Bogotà: ascolteremo le testimonianze di alcuni dei principali attori del processo di pace che, a due anni dalla sua firma, ancora ha bisogno di essere implementato. Si discuterà di pace in relazione all’economia, all’ambiente, alle migrazioni, al disarmo; ascolteremo le testimonianze di battisti che sono impegnati nei processi di pace in tutto il mondo. Infine, ho trovato molto interessante che ci sia una giornata dedicata interamente ai diritti umani, dove sono inclusi anche i diritti delle persone Lgbtq. Il dato è ancora più interessante se si considera che la riflessione è proposta e affrontata in ambito battista, generalmente considerato un contesto reazionario. La realtà è che molti battisti hanno posizioni liberali che però o vengono “contrastate” dai battisti fondamentalisti, oppure “oscurate” da chi vorrebbe attribuirsi il primato di avere posizioni avanzate su alcune questioni etiche».

Gesù ha chiamato beati “i costruttori di pace”, non ha detto “beati coloro che amano la pace”, perché amare la pace è facile, invece impegnarsi per la pace ha un costo. Quanto le chiese evangeliche sono impegnate per la pace?

«Preparandomi a questa conferenza mondiale, ho cercato di capire quali chiese a livello battista, metodista e valdese fossero attive sul tema della pace, che è un ambito molto ampio; non c’è pace infatti senza giustizia sociale, economica, ambientale. Ci sono molte comunità che lavorano e sono impegnate a livello locale sui temi della pace ma ho preso atto che non esiste ancora una mappatura; non nascondo che, tornando da quest’esperienza internazionale, mi piacerebbe fare questa raccolta dati per conoscere meglio le varie realtà operative sul nostro territorio, per poi lavorare in rete». 

È possibile realizzare la pace in questo mondo? 

«Guardando quello che sta accadendo non solo nel nostro paese ma in tutto il mondo, sembrerebbe di no. In questo momento storico costruire la pace è molto faticoso, e nonostante viviamo in un contesto di gemiti, di “doglie del parto”, come ci dice l’apostolo Paolo (Romani 8, 18-25), noi speriamo e non ci arrendiamo. In quanto discepoli e discepole di Gesù, siamo chiamati e chiamate a testimoniare che la pace è possibile, e a lavorare nel nostro piccolo, anche con gesti minimi, affinché il nostro sia un mondo senza violenza».

 

Adista rende disponibile per tutti i suoi lettori l'articolo del sito che hai appena letto.

Adista è una piccola coop. di giornalisti che dal 1967 vive solo del sostegno di chi la legge e ne apprezza la libertà da ogni potere - ecclesiastico, politico o economico-finanziario - e l'autonomia informativa.
Un contributo, anche solo di un euro, può aiutare a mantenere viva questa originale e pressoché unica finestra di informazione, dialogo, democrazia, partecipazione.
Puoi pagare con paypal o carta di credito, in modo rapido e facilissimo. Basta cliccare qui!

Condividi questo articolo:
  • Chi Siamo

    Adista è un settimanale di informazione indipendente su mondo cattolico e realtà religioso. Ogni settimana pubblica due fascicoli: uno di notizie ed un secondo di documentazione che si alterna ad uno di approfondimento e di riflessione. All'offerta cartacea è affiancato un servizio di informazione quotidiana con il sito Adista.it.

    leggi tutto...

  • Contattaci

  • Seguici

  • Sito conforme a WCAG 2.0 livello A

    Level A conformance,
			     W3C WAI Web Content Accessibility Guidelines 2.0

50 anni e oltre

Adista è... ancora più Adista!

A partire dal 2018 Adista ha implementato la sua informazione online. Da allora, ogni giorno sul nostro sito vengono infatti pubblicate nuove notizie e adista.it è ormai diventato a tutti gli effetti un giornale online con tanti contenuti in più oltre alle notizie, ai documenti, agli approfondimenti presenti nelle edizioni cartacee.

Tutto questo... gratis e totalmente disponibile sia per i lettori della rivista che per i visitatori del sito.