
Sinodo e donne/9. Comité de la Jupe: l'ordinazione dei viri probati allontana il diaconato femminile
«Cosa pensare delle notizie del Sinodo? Si può dire che il "dossier" delle donne avanza ma che bisogna continuare a essere molto vigili rispetto agli accenti che verranno messi sulle varie proposte del testo finale. In effetti, l'ordinazione al sacerdozio dei diaconi permanenti allontana le donne dal diaconato in questa forma». Lo scrive, in un post su Facebook, il Comité de la Jupe (“Comitato della gonna”), movimento nato dall’esigenza di vedere riconosciuta pari dignità alle donne nella Chiesa cattolica, fondato da Christine Pedotti e Anne Soupa. «In effetti, Benedetto XVI, nel 2009, aveva chiarito che il diaconato permanente non era più direttamente collegato al sacerdozio. Il servizio ha un ruolo centrale rispetto al sacerdozio e all'episcopato, dove l'autorità di Cristo è centrale. Questa affermazione permetteva di coinvolgere le donne ma ancora con molte difficoltà. Ora che questo collegamento si sta ricostruendo, sarà necessario inventare un altro "diaconato" per le donne. Si rischia di concepirlo come un ministero "laicale" gerarchicamente posto sotto i sacerdoti e senza la dimensione della trasmissione dei sacramenti. Nello stesso ordine di idee 1) il papa ha recentemente suggerito di allontanare i diaconi dall'altare. Torneranno quando diventeranno "viri probati” - sacerdoti sposati; 2) Il lettorato, che rimane simbolicamente legato al sacerdozio, resta inaccessibile alle donne. Il papa ha recentemente suggerito di creare un altro ministero laico della lettura della parola per aggirare questo ostacolo. In breve, vedremo le donne entrare nei ministeri autorizzati a trasmettere i sacramenti o verrà solo riconosciuto ciò che le donne stanno già facendo come laiche?».
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